19 Marzo 2024

Frana le Coste, slitta l’apertura a senso unico alternato per tutti

Il pool di geologi e geofisici ingaggiato dalla Provincia ha evidenziato la necessità di mettere in sicurezza un'area più vasta di quella preventivata. Si ampliano, però, le finestre per il transito dei mezzi pesanti


Si è svolta questa mattina in prefettura a Prato la riunione di aggiornamento sulla situazione della frana sulla sr 325 in località Le Coste, nel Comune di Vaiano, alla quale hanno partecipato il presidente della Provincia, Simone Calamai e i sindaci della Val Bisenzio. Dagli ultimi aggiornamenti, effettuati dalla squadra di geologi e geofisici incaricati dalla Provincia, è emersa la necessità di effettuare un intervento di messa in sicurezza che interessa un’area più vasta di quella della frana, disgaggiata nelle settimane passate. L’ampliamento delle aree di lavoro richiede ulteriore tempo per la riapertura della sr 325 a senso unico alternato. Slitta così la data del 25 marzo, ipotizzata in un primo tempo per la riapertura al traffico leggero. I tecnici hanno, infatti, evidenziato la necessità di procedere ad ulteriori accertamenti che si stanno svolgendo oggi, 19 marzo. Al lavoro ci sono i geologi e i geofisici che stanno facendo nuovi rilievi, dai quali, entro la fine di questa settimana, arriverà un “quadro diagnostico” completo sullo stato di salute della montagna dalla quale si è staccata, lo scorso, 1 marzo la frana che ha bloccato la sr325. Domani partiranno, invece, i lavori di posa della rete metallica sulla parte della montagna più prospiciente alla strada per il contenimento dei detriti, mentre nella parte sommitale del fronte continuano i rilievi geologici: “La Provincia sta facendo il massimo sforzo per mettere in sicurezza il versante scosceso da cui si è staccata la frana. La sicurezza del transito è la priorità. Vogliamo riaprire la più presto la sr 325 per ripristinare i collegamenti con la valle, ma dobbiamo fare i conti con la situazione reale della frana. – dice il presidente della Provincia, Simone Calamai- Attendiamo i risultati delle nuove indagini che ci potranno indicare le tecniche e le metodologie più appropriate per la messa in sicurezza del versate”.

Intanto, in attesa della riapertura del senso unico alternato per il traffico leggero, la Provincia pone la massima attenzione verso le attività economiche che operano nella Val Bisenzio. Nell’incontro di oggi è stato deciso di ampliare le fasce orarie di transito per i mezzi pesanti di qualsiasi peso e dimensione. Da domani, 20 marzo, la finestra per il passaggio dei veicoli merci sarà aperta la mattina dalle ore 6,30 alle 8,30 e nel pomeriggio dalle 17,30 alle 19 in entrambi i sensi di marcia con controllo a vista e regolazione del traffico garantita dalla polizia provinciale e dalla polizia municipale della Val Bisenzio. “Se ci sarà bisogno di più tempo per arrivare al senso unico alternato, vogliamo intanto garantire il passaggio ai veicoli per il trasporto merci per dare un po’ d’ossigeno alle tante attività economiche della vallata che stanno soffrendo a causa della situazione d’isolamento.- aggiunge Calamai- L’ampliamento delle fasce orarie è importante perché garantisce il carico e scarico delle merci”.

Sulla questione tornano ad intervenire i sindaci della Valbisenzio Bosi (Vaiano), Morganti (Vernio) e Bongiorno (Cantagallo), che chiedono soluzioni definitive: “Gli aggiornamenti che abbiamo ricevuto oggi dalla Provincia in Prefettura, con la comunicazione di un intervento più esteso sull’area di frana, impongono soluzioni immediate. Alla Provincia abbiamo di nuovo chiesto il massimo sulle modalità e sui tempi dei lavori. Ci è stato detto che il progetto in esecuzione è l’unica possibilità per una più rapida soluzione del problema e che nessun altro intervento è realizzabile in questo caso. Abbiamo la necessità di risposte definitive. Mentre l’intervento di somma urgenza procede con il massimo sforzo, è urgente che la Regione dia l’avvio alla realizzazione della galleria artificiale, e su questo avevamo ricevuto rassicurazioni dal presidente Giani. Vista la complessità e la fragilità della situazione sul monte Le Coste occorre che tutti i soggetti istituzionali coinvolti si attivino per la realizzazione immediata dell’intervento. Attendiamo di essere convocati dal Governo, così come era stato promesso, per ribadire anche in quella sede la necessità di un intervento risolutivo”.

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