Ancora due arresti per caporalato all’interno di confezioni cinesi. In manette sono finiti due cittadini cinesi, che occupavano connazionali in condizioni di sfruttamento, corrispondendo agli operai una retribuzione notevolmente inferiore a quella dovuta, con orario di lavoro dilatati e riposi insufficienti, commettendo violazioni in materia di salute e sicurezza, e sottoponendo i lavoratori a condizioni alloggiative degradanti.
La misura caurelare, chiesta e ottenuta dalla Procura di Prato, è stata eseguita a seguito di una delle numerose verifiche effettuate nell’ambito del progetto “Alt Caporalato”, coordinato dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Prato – Pistoia assieme all’Arma che ha operato attraverso il Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Prato, il Gruppo tutela del lavoro di Roma, oltre che con i militari del Comando Provinciale di Prato.
Le verifiche sono state effettuate con il supporto dei mediatori culturali dell’O.I.M., Organizzazione internazionale migranti.