30 Aprile 2024

Al Santo Stefano maxi-trapianto di organi: nuova speranza di vita per sei pazienti in lista di attesa

Grazie alla generosità della famiglia, ad un 55enne sono stati prelevati e poi trapiantati il cuore, i due reni, il fegato, i polmoni, la cute e le cornee


Un eccezionale weekend nella Asl Toscana centro di donazioni di organi e tessuti con due eventi negli ospedali aziendali di Prato e Firenze. E’ quello delle giornate tra sabato 20 e domenica 21 che ha avuto come protagonisti i team degli ospedali Santo Stefano di Prato e San Giovanni di Dio di Firenze e anche un Hospice. E per primo motore che ha reso possibile le donazioni, la generosità delle famiglie dei donatori, grazie alle quali è stata data una concreta speranza di vita ad almeno 6 pazienti in lista d’attesa.

All’ospedale Santo Stefano di Prato, ad uno stesso donatore di 55 anni sono stati prelevati più organi: il cuore che è stato trapiantato a Siena, i due reni, anche parte del fegato (il fegato può essere “diviso”) che è stato accettato da un Centro Trapianti extra regionale per una urgenza pediatrica e l’altra parte a Pisa. Sono stati donati anche i polmoni, la cute e le cornee.

Altri due prelievi di cornee sono avvenuti a Firenze nella giornata di domenica 21, il primo all’ospedale San Giovanni di Dio, l’altro all’Hospice delle Oblate.

Daniele Cultrera, Coordinatore dell’Area Vasta Centro (ASL Toscana Centro, Careggi e Meyer) esprime il più vivo compiacimento per la generosità di donatori e famiglie: “Questo eccezionale evento che avviene a pochi giorni di distanza dalla Giornata Nazionale per la Donazione di Organi e Tessuti celebrata domenica 14 aprile, ha ridato una concreta speranza di vita ad almeno 6 pazienti in lista d’attesa”.

Da parte di Eufrasio Girardi, attuale responsabile della Struttura Aziendale Donazione e Trapianti della Toscana centro, un ringraziamento speciale va al personale medico – i chirurghi coinvolti nei prelievi appartengono alle strutture di allocazione degli organi – e al personale infermieristico delle sale operatorie e del Coordinamento trapianti aziendale, alla professionalità e alla motivazione di tutti operatori sanitari coinvolti in questo straordinario lavoro.

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