4 Aprile 2024

Alunni stranieri nelle scuole, il “modello Prato” a confronto con altre città nell’iniziativa del Pd nazionale

"La parola fa cittadinanza" si è tenuta nel palazzo della Provincia. Collegato anche il vicesindaco di Pioltello, dove una scuola ha sospeso le lezioni per la fine del Ramadan scatenando il dibattito a livello nazionale


Si è tenuta a Prato “La parola fa cittadinanza”, l’ iniziativa nazionale del Partito Democratico dedicata all’integrazione scolastica degli alunni stranieri. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Anna Scavuzzo, vicesindaca di Milano, Paolo Lattanzio, Save The Children, Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo PD alla Camera dei Deputati, Fiorella Farinelli, membro dell’Osservatorio integrazione alunni con background migratorio del Ministero dell’Istruzione. Tra gli interventi in programma anche quello di Saimon Gaiotto, vicesindaco di Pioltello, la città della ‘Iqbal Masih’, scuola che è stata al centro del dibattito nazionale per la decisione di sospendere le lezioni in occasione della fine del Ramadan. Un caso politico su cui è intervenuto prima il vicepremier Salvini, che ha proposto un tetto del 20% alla presenza di alunni stranieri nelle classi poi anche il presidente della Repubblica, che nei giorni scorsi ha inviato alla scuola un messaggio di apprezzamento per il lavoro svolto dal corpo docente e dagli organi dell’istituto.

“In realtà stiamo lavorando a questo evento da alcuni mesi – dice Sandra Bolognesi, coordinatrice del Tavolo Scuola del PD Prato – e siamo orgogliosi che il PD nazionale abbia scelto la nostra città. L’obiettivo dell’incontro è di far emergere delle proposte per costruire un sistema organizzato nazionale che superi l’idea dell’emergenza, prenda atto della nostra realtà multiculturale e plurilinguistica e, sulla base delle esperienze territoriali, dia concretezza alle politiche di inclusione. A differenza della destra – conclude Bolognesi – noi lavoriamo per cercare insieme delle soluzioni che rispondono ai bisogni dei cittadini e delle istituzioni scolastiche, nel pieno rispetto del dettato costituzionale”.

 

 

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