24 Aprile 2024

Entro un anno il documento di fattibilità delle alternative progettuali alla Sr 325

La Regione Toscana ha stanziato 150.000 euro e siglerà un protocollo con gli enti locali per migliorare la mobilità fra Prato e la Valbisenzio


Promuovere forme alternative al trasporto privato su gomma per migliorare la circolazione stradale e individuare interventi di miglioramento e potenziamento della Strada Regionale 325. È l’obiettivo dello schema di Protocollo di intesa tra Regione Toscana, Provincia e Comuni di Prato, Vaiano, Vernio, Cantagallo e Montemurlo per lo studio di una nuova mobilità integrata dell’area nord della provincia di Prato. Lo schema di protocollo di intesa, approvato dalla giunta regionale, prevede possibili interventi su vari fronti: il potenziamento dei servizi di viabilità ferroviaria, autolinee pubbliche, i parcheggi scambiatori e le ciclovie, sino all’individuazione di collegamenti della Sr 325 con le principali arterie nazionali e regionali.

La frana che per un mese a marzo scorso ha provocato la chiusura della Sr 325 – manifestando nuovamente la mancanza di una reale alternativa per il traffico pendolare tra la Vallata e Prato che riguarda 22mila veicoli al giorno e centinaia di aziende – ha riportato d’attualità la necessità di interventi sulle infrastrutture.
Il protocollo prevede che entro un anno – grazie a 150.000 euro già stanziati dalla Regione – sia redatto il documento di fattibilità delle alternative progettuali, il primo passo per studiare interventi di potenziamento e messa in sicurezza della Sr 325 ma anche per “studiare di concerto con gli enti locali le soluzioni di tracciato alternative per collegare la vallata con le principali arterie nazionali e regionali”.

Altre soluzioni, per quanto riguarda l’eventuale istituzione di nuove fermate ferroviarie, il potenziamento delle corse lungo la tratta Prato-Vernio e l’integrazione con i bus, andranno valutate nella cabina di regia già esistente tra Regione, Rfi ed enti locali nell’ambito dei lavori in corso alla Direttissima. Secondo il Protocollo d’intesa approvato dalla Regione, tale ricognizione dovrà sfociare entro sei mesi alla “firma di un nuovo accordo di dettaglio sullo sviluppo della rete ferroviaria nell’area”.

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