4 Aprile 2024

Gioco d’azzardo, Prato maglia nera: nel 2022 spesi 318 milioni di euro nelle sale Vlt

Il numero delle persone che si rivolgono al Serd è irrisorio rispetto alle cifre spese al problema ludopatia in città


Prato detiene la maglia nera per il gioco d’azzardo. Nel 2022 sono stati spesi oltre 318milioni di euro nelle sale vlt del territorio, con una spesa di 1800 euro pro capite. Dati ancora più alti se comparati con i 115milioni della vicina Firenze e i 46 di Livorno. Da segnalare inoltre che ogni 15 giorni al Suap del Comune di Prato arriva una nuova richiesta di apertura di una sala vlt e, a fronte del diniego, ogni anno vengono avviati una decina di ricorsi giudiziari, che arrivano anche fino al secondo grado di giudizio. “Ricorsi che fino ad ora abbiamo vinto”, spiegano dal comune, “ma è una lotta impari”. A preoccupare sono poi i dati che arrivano dal Servizio dipendenze della Usl Toscana Centro. Il numero delle persone che si rivolgono al Serd è infatti irrisorio rispetto alle cifre spese al problema della ludopatia in città. Nel 2023 le persone che si sono rivolte al Serd sono state 157, 132 uomini e 25 donne, di cui il 90% italiani e solo il 10% stranieri, ma nessuno di questi di origine orientale. Purtroppo per la comunità cinese è fonte di vergogna cercare una consulenza psicologica professionale per smettere di giocare d’azzardo. Non solo, per evitare che lo stigma sociale, spesso nelle famiglie cinesi sono altri familiari a pagare i debiti di gioco dei loro parenti per evitare che il giocatore vada in rovina e si venga a sapere.

I dati sono stati messi in luce in occasione della presentazione del bilancio del progetto triennale “Prato in gioco”, che ha analizzato la situazione attraverso diverse chiavi di lettura: quella dell’unità di strada, della mediazione, delle interviste, degli sportelli e degli eventi.

Durante l’indagine è stata realizzata una mappatura del territorio pratese e il primo elemento rilevante che è emerso è il dato economico relativo al gioco d’azzardo, sia fisico che telematico. Prato, come detto, detiene la maglia nera, infatti i dati sono molto alti e in particolar modo quelli relativi alle videolottery (vlt) con oltre 318 milioni spesi. E poi sono stati registrati 173,4 milioni per i giochi di abilità online (poker, scacchi, bridge ecc.). Per ottenere questi risultati è stata da prima utilizzata l’App Gioco Legale che ha permesso di rilevare informazioni in forma anonima, per poi dedicarsi attraverso il contatto diretto alla distribuzione di materiale informativo e alla promozione dello sportello d’ascolto, provvedendo a registrare le reazioni dei gestori o dei dipendenti come osservatori diretti del rapporto tra giocatore e gioco. La terza fase della mappatura ha visto la creazione attraverso l’utilizzo di “Mymaps” di uno strumento interattivo con geolocalizzazione, al cui interno sono stati registrati tutti i luoghi del territorio della città di Prato interessati dal fenomeno del gioco d’azzardo. Il totale dei luoghi di gioco rilevati è di 199, di cui 130 hanno deciso di collaborare al progetto.

L’équipe composta da operatori sociali, psicologi, mediatori linguistico culturali e antropologi è stata fondamentale per interagire con le persone affette da quella che è riconosciuta come una vera e propria patologia. La comunità cinese è in cima alla lista dei giocatori d’azzardo e predilige giochi come gli scacchi, il poker o il mahjong, giochi in cui non ci sono limiti di puntate e dove la barriera linguistica non risulta essere un problema.

Nel periodo che va da febbraio 2023 a marzo 2024, Prato in gioco ha organizzato una serie di eventi di sensibilizzazione sul gioco d’azzardo, al fine di informare e coinvolgere la comunità su questo tema. Sono stati organizzati eventi in luoghi pubblici come parchi, circoli Arci e Acli, centri giovani e biblioteche in modo tale da raggiungere un pubblico più ampio, incoraggiare una maggiore consapevolezza e promuovere alternative sane e positive per il tempo libero.

E’ stata anche creata un’applicazione di monitoraggio dei comportamenti di gioco che si chiama DuBetter e il cui nome nasce dalla citazione del film “Do The Right Thing” “Fa la cosa giusta”, con l’obiettivo di portare l’attenzione sulla possibilità di gestire il proprio comportamento di gioco lavorando sul monitoraggio e l’autovalutazione. In DuBetter il Du prende la forma del carattere cinese 赌 Dǔ che significa Azzardo e il Better contiene il riferimento al mondo delle scommesse perché contenuto spesso nei brand e nel marketing del gioco d’azzardo. Si tratta di un diario che permette di registrare il tempo trascorso a giocare, il tipo di giocata, i soldi puntati e persi ed emozioni legate al gioco, fornendo un bilancio graficamente intuitivo, immediato e rapido del proprio comportamento di gioco.

Prato in gioco ha evidenziato e confermato la necessità e la possibilità di affrontare l’azzardo in modo articolato aumentando le piste di azione, gli strumenti e i metodi che si possono utilizzare per lavorare su un tema così ampio, complesso e in continua trasformazione. C’è bisogno di far emergere questa parte invisibile ma estremamente presente della città, per riuscire ad aiutare attraverso delle figure di riferimento coloro che in maniera consapevole o meno ne sono totalmente dipendenti.

Il bilancio conclusivo di Prato in gioco ha fornito l’occasione anche per parlare del progetto “Notti di qualità”, che l’Amministrazione comunale continuerà a portare avanti con grande impegno sia nelle scuole che sul campo. Gli operatori di strada continueranno ad essere presenti nelle zone maggiormente frequentate dalla movida pratese per trattare le problematiche presenti – schiamazzi, sporcizia per le strade e parcheggio selvaggio – e riuscire a risolverle inducendo i giovani ad avere un atteggiamento consapevole e rispettoso dell’ambiente che li circonda.

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