5 Aprile 2024

Lavoro sommerso, scoperti oltre 100 lavoratori irregolari. Evasi 600mila euro di contributi

Nel mirino della Guardia di Finanza sono finite due società, tra cui una cooperativa che somministrava manodopera senza averne i requisiti. Denunciato il titolare di una ditta manifatturiera per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti


Oltre 100 lavoratori non in regola impiegati in una azienda attiva nel settore della lavorazione di metalli sono stati scoperti della Guardia di Finanza di Prato. Le indagini – condotte in collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Prato e Pistoia – hanno riguardato una ditta che operava presso la stessa sede di una cooperativa, priva di struttura e organizzazione di mezzi propri pur avendo in carico numerosi lavoratori dipendenti.
Secondo gli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle, la cooperativa somministrava la manodopera in assenza dei requisiti previsti, ovvero l’autorizzazione del Ministero competente. In sostanza la cooperativa sarebbe stata utilizzata unicamente allo scopo di sgravare la società dagli oneri fiscali e previdenziali dei dipendenti, senza poi provvedere al relativo versamento.
Le verifiche effettuate nel corso delle indagini hanno consentito di constatare l’irregolare somministrazione di lavoro per più di 100 dipendenti da parte della cooperativa in favore dell’azienda manifatturiera, oltre al mancato versamento delle ritenute fiscali previste per circa 600.000 euro.
Inoltre il titolare della ditta attiva nella lavorazione di metalli è stato denunciato per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

 

 

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