11 Aprile 2024

Morte Gaddo Giusti, il giudice dispone l’archiviazione: “Nessun errore dei sanitari”

Erano indagati 5 professionisti del pronto soccorso di Prato


Il gip del Tribunale di Prato Leonardo Chesi ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico di cinque sanitari del pronto soccorso (quattro medici e un infermiere) indagati per omicidio colposo per la morte di Gaddo Giusti, il 31enne calciante della Palla grossa deceduto il 6 agosto 2022, 48 ore dopo essere stato dimesso. A chiedere l’archiviazione era stata la stessa Procura di Prato a seguito delle perizie di specialisti di altre Asl toscane, che esami alla mano hanno sostenuto che il decesso di Gaddo Giusti fosse da inquadrarsi nell’ambito della cosiddetta morte improvvisa per cause cardiache, avvenuta entro un’ora dall’esordio dei sintomi in un soggetto portatore di una cardiopatia fino ad allora sconosciuta, slegata dunque dal quadro clinico del precedente accesso ospedaliero. Soltanto l’autopsia rivelò che il 31enne soffriva di una grave coronaropatia.
Secondo i periti della madre di Gaddo Giusti, la quale aveva presentato opposizione alla richiesta di archiviazione, i sintomi lamentati dal giovane durante l’accesso al pronto soccorso, dolore toracico, associati ad alcune “spie” riscontrate negli esami del sangue, come i valori della troponina, avrebbero dovuto suggerire ulteriori accertamenti.
Di diverso tenore le perizie difensive e gli stessi approfondimenti della Procura, che hanno spinto il giudice ad archiviare il caso sottolineando al contrario che i medici del pronto soccorso hanno seguito le linee guida e sono stati anzi ancora più prudenti, sottoponendo Giusti ad esami aggiuntivi come il terzo prelievo di troponina.
Dalla documentazione raccolta, è emerso inoltre che ai professionisti del pronto soccorso non era stata comunicata dal paziente l’ipertrigliceridemia di cui soffriva. Per tutti questi motivi, vista anche la giovane età, secondo il giudice, Gaddo Giusti è stato correttamente considerato un paziente a basso rischio da trattare, secondo le linee guida, con un’urgenza indifferibile.

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