5 Aprile 2024

Reti anti-rondine, parla il condomino che le ha installate: “Motivi di salute: soffro di asma grave”

L'uomo ha subito offese sui social ed una diffida da parte del Comune di Prato, contro cui ha presentato ricorso


Non ci sta a passare per il “nemico delle rondini”. Per questo, dopo aver ricevuto sui social offese di ogni genere, Vincenzo Cattano, carabiniere in congedo che per diversi anni ha prestato servizio a Prato dove continua a vivere e a fare volontariato, ha deciso di esporre pubblicamente, certificati medici alla mano, i motivi di salute che a gennaio scorso lo hanno spinto a far installare le reti dinanzi ad otto nidi di rondine collocati nel sottotetto del palazzo dove abita.
L’uomo soffre di una forma di asma grave, per la quale è in cura da alcuni anni. Una patologia incompatibile con le deiezioni delle rondini che si depositano sul davanzale della camera da letto e del bagno, impedendogli di aprire le finestre.

Il caso è esploso già da diverse settimane. Dopo l’esposto di un altro condomino e l’intervento della Lav, che ha raccolto on line 23.000 firme a difesa delle rondini, il Comune di Prato a inizio marzo ha emesso una diffida ordinando la rimozione delle le reti.
Ma il regolamento comunale non è chiaro in proposito – vieta la distruzione dei nidi di rondine e non cita in nessun modo la collocazione di reti. Peraltro sullo stesso condominio sono presenti altri 20 nidi dove i volatili possono tornare.
Del caso, prima del Comune, si erano interessati anche carabinieri forestali e polizia provinciale che dopo attento studio delle normative non avevano rilevato alcuna violazione. Cattano ha presentato ricorso alla sanzione e alla diffida emessa dal Comune, al cui ufficio legale è adesso in mano la pratica.

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