30 Aprile 2024

Satira elettorale a ritmo di musica prende di mira Claudiu Stanasel

Il candidato della Lega la prende con ironia e rilancia: "L'avessimo fatta noi, oggi ci accuserebbero di razzismo"


Un brano musicale satirico prende di mira Claudiu Stanasel, candidato della Lega e vicepresidente uscente del consiglio comunale di Prato, sta facendo il giro di alcune chat riconducibili a simpatizzanti dell’area di sinistra, riscuotendo popolarità per il suo tono goliardico. Un tono ben poco politicamente corretto, visto che in ballo ci sono le origini rumene del consigliere. “Dio, patria e bottilia” — con un evidente e voluto errore ortografico in “bottiglia” — ha suscitato reazioni contrastanti, sebbene il diretto interessato abbia deciso di accogliere la satira con leggerezza e umorismo.

La premessa è semplice. Stanasel, nato in Romania negli anni Novanta, è cresciuto qui e per questa campagna ha cercato di enfatizzare il suo legame con la città attraverso manifesti elettorali con lo slogan “Io son di Prato”.  Quanto basta per ispirare il compositore della canzone che mescola stereotipi moderni e tradizioni locali in versi come “spacca bottilia e posa i baco”, dipingendo il candidato della Lega come “balcanico col cuore itagliano” e giocando con riferimenti culturali misti, inclusi alimenti e figure storiche.

Nonostante la presa in giro, Stanasel e altri membri del partito, come il segretario Daniele Spada, sostengono che la satira, anche se pesante, è accettabile finché non sfocia in violenza o censura. Anzi, rilanciano. «Se la canzone  fosse stata diffusa nei gruppi della Lega e avesse riguardato un altro candidato di origini straniere, tutta Italia oggi sarebbe a leggere di razzismo e qualche solone del politicamente corretto si ergerebbe a risoluto censore», dice Stanasel. E per il segretario provinciale del Carroccio, Daniele Spada, «l’episodio mette in luce le dinamiche culturali e politiche di Prato, una città che si vanta di un’identità inclusiva e umoristica che merita di essere governata meglio».