16 Aprile 2024

Scoperta organizzazione che gestiva scommesse clandestine: per le puntate utilizzate sale slot a Prato

12 le persone indagate.


Nove persone in carcere e tre agli arresti domiciliari, sequestri di patrimoni illeciti e di complessi aziendali per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
E’ il bilancio di un’indagine condotta da polizia e guardia di finanza di Pistoia nei confronti di un’organizzazione accusata di aver organizzato nelle province di Pistoia e Prato estorsioni ad imprenditori e di aver gestito sale adibite a scommesse clandestine, aver emesso fatture per operazioni inesistenti, aver evaso le imposte e gestito lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini, durate più di un anno, hanno consentito di ricostruire l’esistenza di un articolato fenomeno estorsivo e di un vero e proprio “sistema” di scommesse illegali e clandestine, che si svolgevano sia on line su appositi siti clonati, sia in sale slot a Prato, nominalmente riconducibili a cittadini cinesi ma di fatto in mano a due dei soggetti sottoposti a misura cautelare.
Uno degli indagati, 43enne di origine cinese, da oltre vent’anni era dedito all’acquisizione occulta di attività economiche, che poi gestiva in spregio della normativa fiscale, spesso per interposta persona, spogliandole del loro patrimonio e senza onorare decine di milioni di euro di debiti tributari.
L’uomo, dopo aver fissato il proprio centro di interessi a Prato, ha iniziato ad acquisire imprese, di diversi settori economici, oltre che nel pratese, anche nell’area fiorentina, per poi infiltrarsi con condotte estorsive, nell’area della Valdinievole.
Secondo gli inquirenti a partire dal 2017 il 43enne avrebbe così gestito occultamente, senza mai apparire direttamente ed intestandone la titolarità a parenti di origine cinese, 6 società, delle quali 5 tuttora attive, continuando a frodare il fisco con false fatturazioni incrociate in parte predisposte da un commercialista pratese connivente, sottraendo all’erario più di 544.000 euro, trasferiti in Cina grazie a documentazione fittizia.
Il 43enne cinese è stato rintracciato e arrestato a Prato, presso la propria abitazione non dichiarata.
Sono state sequestrate le 5 aziende di fatto gestite dal cinese, tra le quali tre S.r.L., con sede a Prato e a Poggio a Caiano, che gestiscono locali di ristorazione a Prato e Firenze.

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