6 Aprile 2024

Sottopasso del Soccorso, dal governo arrivano i 29 milioni mancanti. Ma non si placa la polemica politica

Il finanziamento contenuto nel contratto di programma tra Mit e Anas. Il sindaco Biffoni e il PD esultano, dal centrodestra ribatte il candidato sindaco Cenni


Il governo ha messo a disposizione i 29 milioni mancanti per coprire i costi di realizzazione del sottopasso del Soccorso.
La notizia del finanziamento è contenuta all’interno del contratto di programma 2021-2025 tra il Ministero dei trasporti e Anas, approvato dal Cipess.
Il contratto prevede investimenti complessivi per circa 44 miliardi di euro in Italia, di cui circa 23 miliardi già coperti. Tra le opere finanziate figura anche l'”asse stradale di collegamento tra gli svincoli di Prato Este Prato Ovest”, ovvero il tunnel sulla Declassata al Soccorso. Nella tabella si specifica anche il costo dell’intervento (67 milioni e 310mila euro), dei quali 38 milioni già assegnati e i mancanti 29 finanziati appunto col nuovo contratto di programma. Il documento dovrà essere validato dalla Corte dei Conti, poi Anas potrà procedere con l’approvazione del progetto definitivo e con l’espletamento della gara, che sarà unica per progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori, la cui durata è stimata in 3 anni.
Dell’opera, finita al centro delle polemiche perché fortemente caldeggiata dalla giunta Biffoni e osteggiata dall’opposizione, si parla da anni. Il tempo trascorso ha fatto sì che i costi di realizzazione siano più che quadruplicati rispetto alla stima fatta 10 anni fa quando si cominciò a parlare di interramento.

“Il Governo ha stanziato, come previsto e come già definito, tutte le risorse necessarie che mancavano a causa degli aumenti dei prezzi per poter procedere con la gara del tunnel del Soccorso. Perché quando i progetti hanno un valore per un territorio, sono ben strutturati e seguiti passo per passo, nonostante i tempi biblici della burocrazia, vanno avanti”. Il sindaco Matteo Biffoni interviene sullo stanziamento Cipess che permetterà ad Anas di procedere con la gara integrata. “Con impegno, testardaggine e determinazione abbiamo lavorato per portare avanti un intervento che cambierà radicalmente un pezzo di città, nel solo interesse di Prato. Abbiamo lavorato con governi di ogni colore politico e con governi tecnici. Il ministro Salvini ha stanziato i fondi che mancavano e che servono a realizzare un’infrastruttura fondamentale per la nostra città. Mi auguro che adesso Gianni Cenni e tutti i suoi candidati cessino di smentire il loro stesso Governo e comprendano quello che già doveva essere palese: l’opera va avanti perché noi abbiamo amministrato davvero e non si torna indietro” ha detto il sindaco.

“Lo stanziamento di 29 milioni deciso dal governo – ha aggiunto Marco Biagioni, segretario PD Prato – è innanzi tutto un’ottima notizia per Prato, per gli abitanti del Soccorso, per i pendolari e per le imprese. Sul piano politico è una clamorosa sconfessione del ‘centrodestrino’ pratese che in questi anni ha puntato tutto sullo stop ai lavori e sul fallimento dell’opera. Ieri l’esecutivo Meloni ha finalmente messo la parola fine a questa vicenda, isolando clamorosamente l’intero centrodestra cittadino. Siamo curiosi di sapere cosa si inventeranno ora Cenni e i suoi alleati. Attaccheranno il governo Meloni, il ministro Salvini, l’Anas? La verità è che il ‘centrodestrino’ pratese perde in un colpo solo il suo principale cavallo di battaglia in questa campagna elettorale” ha concluso Biagioni.

Dal centrodestra arriva la presa di posizione del candidato sindaco di Prato Gianni Cenni. “Se per mettersi medaglie al petto il sindaco Biffoni deve dire che spendere 74 milioni di soldi pubblici per interrare 800 metri di strada significa avere amministrato bene, lo dica pure. Io sarei molto più cauto. Basta prendere in mano una calcolatrice e capire quanto costa al contribuente un metro di quel sottopasso, sempre che la cifra resti quella che conosciamo oggi” afferma Cenni, che risponde a Biffoni il quale esulta per lo stanziamento dei fondi necessari a dare il via alle procedure di realizzazione dell’infrastruttura al Soccorso. “Quando i cittadini saranno prigionieri di traffico e cantieri ben oltre il nodo di quell’area, e lo saranno per molti anni, sapranno quale santo ringraziare – il commento di Gianni Cenni – sapranno che, tra non so quanti anni, potranno percorrere un sottopasso di 800 metri costato una cifra stellare che si sarebbe potuta usare per alleggerire l’intersezione della Declassata con la tangenziale a Capezzana e che molto sarebbe avanzato per altre opere. L’ipotesi dello stanziamento dei fondi che mancavano, era stata messa in campo e dico chiaramente di aver sperato in un ripensamento perché questo avrebbe consentito di fare un ragionamento più attento ai futuri problemi di realizzazione che colpiranno i cittadini”.

Gianni Cenni entra nel dettaglio: “Intanto si decida se il Governo Meloni è buono oppure cattivo con Prato, perché un giudizio a fasi alterne è solo un giudizio di comodo privo di obiettività. Biffoni deve dire la verità: il Governo Meloni è un Governo serio. Poi si dica che da 49 milioni siamo saliti a 74, sperando di non dover aumentare ancora, perché per realizzare il sottopasso si è stati costretti a spendere in opere di mitigazione ambientale e basta andare a leggere la relazione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici”.

“Il segretario del Pd Marco Biagioni ha un gran coraggio. Perché dopo avere criticato per mesi il governo Meloni, accusandolo in ogni modo di ignorare Prato, adesso esulta per lo stanziamento di 29 milioni di euro da parte dello stesso governo di centrodestra, stavolta però intestandosene i meriti assieme all’amministrazione comunale – ha aggiunto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Tommaso Cocci –  In pratica quando arrivano fondi sul territorio il merito è a prescindere del Pd, anche se in questa vicenda non ha avuto alcun ruolo operativo. Quello che Biagioni definisce ‘centrodestrino pratese’ in realtà è un gruppo fatto di persone che lavorano per il bene di Prato. Composto da parlamentari e sottosegretari che stanno facendo la differenza a Roma, e che stanno facendo arrivare fondi e provvedimenti sul territorio. A Biagioni consiglio di guardare in casa propria, alla tenuta dei rapporti interni al partito, a quelli col Movimento 5 Stelle, e soprattutto a pensare in questi ultimi due mesi di legislatura ai rapporti con Anas. Perché il governo ha messo i fondi e mantenuto le promesse, ora vediamo che risultati otterrà nel fine mandato la giunta Biffoni nel sollecitare Anas nella partenza dell’appalto integrato”.

 

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