5 Maggio 2024

Rifiuti: scontro politico sul termovalorizzatore, ma Cenni taglia corto: “Ipotesi inesistente”

L'on. Mazzetti (Forza Italia) rilancia la proposta di realizzare l'impianto, insorge il centrosinistra. Cenni: "Non è nel mio programma"


È  scontro sull’ipotesi del termovalorizzatore. La parlamentare di Forza Italia Erica Mazzetti rilancia il progetto, il centrosinistra dice no, ma ci pensa il candidato sindaco del centrodestra Gianni Cenni a sgomberare il campo dalle polemiche, affermando che si tratta di una “ipotesi inesistente”.

“È una follia. Non abbiamo bisogno di lezioni da Roma sull’economia circolare” aveva commentato per primo il parlamentare PD Marco Furfaro, all’indomani della visita in città del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. “Un ministro sconosciuto ai più venuto a spiegarci come fare economia circolare” la chiosa di Furfaro.

“Capisco che c’è un business del rifiuto in Toscana, ma capiranno i Furfaro che, con il Centrodestra al governo, ci saranno anche gli impianti, tra i quali il termovalorizzatore, con le conseguenze benefiche che ne conseguono in termini economici e ambientali”, la replica della parlamentare di Forza Italia, Erica Mazzetti.

Il segretario del PD pratese Marco Biagioni si è detto “preoccupato dalla leggerezza e dalla superficialità con cui il centrodestra affronta temi così complessi che hanno a che fare con la salute dei cittadini. Adesso da Cenni vogliamo saperlo: dove volete mettere l’inceneritore? In quale quartiere? Che rifiuti volete bruciare? Quel che è certo è che siamo di fronte a una proposta completamente irragionevole”.

La risposta di Gianni Cenni non si è fatta attendere. “Nel mio programma elettorale non si parla di termovalorizzatore. Lo dico in modo diretto, chiaro, semplice: si tratta di una ipotesi inesistente, insussistente, assente”. Cenni sottolinea con fermezza di non avere mai preso in considerazione la possibilità, neppure remota, di costruire un impianto di termovalorizzazione sul territorio. Poi punta il dito contro il Partito Democratico. “Il Pd sa bene, o almeno dovrebbe sapere, che la competenza sugli impianti è della Regione e dovrebbe essere a conoscenza anche del fatto che Alia sta progettando nel livornese il gassificatore per l’ingresso di 250mila tonnellate di rifiuto non selezionabile. Non so se coloro che più di tutti dovrebbero essere informati delle azioni di Alia, visti gli esponenti di spicco del partito che occupano posti di rilievo nella società, sanno di cosa parlano. Credo proprio di no: nei loro interventi di questi giorni non ho sentito una parola sul gassificatore e sullo stato di avanzamento della sua progettazione”.
Gianni Cenni apre anche un’altra questione ed è quella relativa agli impegni che il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha assunto nella sua visita a Prato: “Fortissime rassicurazioni sono arrivate sul fatto che il Governo tutelerà l’hub del tessile pratese ritenendo il nostro un distretto di eccellenza. E’ sconcertante che il candidato sindaco del centrosinistra esprima critiche nei confronti del ministro senza averlo ascoltato direttamente, e ancora di più che un parlamentare come Furfaro non sia in grado di praticare quel rispetto istituzionale che è la base, definendo Pichetto ‘un ministro sconosciuto”.

“Assistiamo attoniti alle contraddizioni interne al centrodestra, esplose questa volta sul tema dell’inceneritore”. Così commenta la vicenda la candidata sindaca del centrosinistra Ilaria Bugetti. “Non riescono neanche a parlarsi fra di loro, come possono governare Prato?”

Per Bugetti non solo il centrodestra non ha dato risposte concrete alle richieste delle categorie economiche, come ad esempio sul decreto End of Waste per l’economia circolare, ma non è neanche in grado di proporre un progetto tecnologicamente avanzato e di respiro europeo per la gestione dei rifiuti. “Forza Italia propone modelli vecchi e pericolosi che minacciano la salute dei cittadini – aggiunge Bugetti -, mentre Cenni nega ma non propone alternative credibili”.

Di “dietrofront imbarazzante che mette in evidenza una totale incapacità di governo” parla di nuovo il segretario PD, Marco Biagioni.

In precedenza era intervenuta anche Chiara Bartalini, capolista del Movimento 5 Stelle: “Gli incerenitori appartengono a un sistema ormai superato, sono dannosi e per questo la loro costruzione in Europa non trova più risorse e accoglimento. Inoltre non esistono incerenitori ad uso e consumo della singola città ma esiste semmai un piano regionale dei rifiuti che norma e regola nel suo complesso tutto il sistema dello smaltimento”.

“Quello che è certo che rimane il desolante panorama di una coalizione che si candida a guidare la città all’insegna del più gretto, ottuso e reazionario antiambientalismo” così invece il portavoce della lista Sinistra Unita con Bugetti, Marco Monzali.

“Destra e sinistra trattano gli elettori come se fossero ultras” ha affermato invece Jonathan Targetti, candidato sindaco della lista civica Targettopoli, secondo il quale “non serve un termovalorizzatore, ma una nuova strategia sociale, economica e culturale che coinvolga anche la cittadinanza basata sull’approccio “rifiuti zero”. Una strada che hanno intrapreso diverse città europee aderendo al protocollo “Zero Waste” e che, per prima in Italia, sta portando avanti anche il Comune di Capannori, per restare in Toscana” aggiunge Targetti.

Favorevole al termovalorizzatore Lorenzo Marchi, candidato sindaco del Centrodestra a Montemurlo. “Sulla gestione dei rifiuti – afferma Marchi – non possiamo porre limiti ideologici, dobbiamo ragionare come provincia e senza egoismi, dobbiamo adottare quelle soluzioni che la scienza e la tecnologia ci mettono a disposizione. E se Prato non lo vuole per ottusità o perché qualcuno sparge fake news, sono disposto a valutarne la realizzazione sul territorio montemurlese” aggiunge Marchi.

“Marchi dimostra di non conoscere Montemurlo, un comune che da oltre 30 anni ospita ai propri confini l’inceneritore di Montale. Montemurlo ha già dato tanto in termini d’impatto ambientale ed è necessario che altre zone si alternino nell’ospitare questo tipo di impianti. La zona dell’inceneritore è al confine con il nostro Comune e la comunità locale, ormai da diversi decenni, ne tollera la presenza” ha ribattuto il segretario comunale del Pd di Montemurlo e assessore all’ambiente Alberto Vignoli.

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