Sarà inaugurata il 30 novembre alle ore 17 presso il salone espositivo delle scuderie medicee di Poggio a Caiano la mostra organizzata dal museo ‘Soffici e del ‘900 italiano’, in occasione del sessantesimo anniversario dalla scomparsa di Ardengo Soffici. “Soffici e alcuni artisti del ‘900. Figura per figura”, questo il titolo dell’allestimento, è una retrospettiva sulla figura umana, con trenta opere dell’autore e una quarantina di dipinti e sculture di alcuni tra i migliori artisti italiani del Novecento italiano, da Casorati a De Pisis, da Carrà a Manzù, da Sironi a Carena. All’inaugurazione saranno presenti il curatore Luigi Cavallo, il sindaco Riccardo Palandri, l’assessore alla cultura Diletta Bresci e il direttore del museo ‘Soffici’ Mauro Moriconi. La mostra si potrà ammirare fino al 25 gennaio 2025 il venerdì, sabato, domenica e giorni festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30. Ingresso tre euro (gratuito per i residenti di Poggio a Caiano).
“Abbiamo riunito in questa esposizione una serie di lavori di Ardengo Soffici che riguardano la figura – spiega il curatore scientifico del museo Luigi Cavallo – Figura come approccio all’ideale di continuità fra l’antico e il contemporaneo, attingendo quindi suggerimenti e stimoli dalla tradizione che, come sappiamo, ebbe nella figura umana il cardine narrativo ed espressivo in cui si manifestavano, nelle varie epoche, i tratti della civiltà”.
L’assessore alla cultura Diletta Bresci parla di evento particolarmente importante per Poggio a Caiano, frutto di un meticoloso lavoro da parte del Comune e del museo Soffici. “Un grazie – dice – al curatore della mostra Luigi Cavallo. Nel salone espositivo delle scuderie medicee si potranno ammirare opere d’arte di artisti che rappresentano la figura umana in molteplici modi a partire, a esempio, dagli affetti più cari come la famiglia a personaggi di scene di vita quotidiana. Lo dico senz’ombra di dubbio: la mostra è il nostro orgoglio per l’anno che sta per finire e che doverosamente abbiamo allestito per omaggiare Ardengo Soffici a sessant’anni dalla morte”.
Il direttore del museo Soffici, Mauro Moriconi, si sofferma su come ogni artista abbia scelto di dipingere (o scolpire) la figura umana in maniera differente. “Ognuno – dice – ne dà una propria interpretazione. E la cosa bella è che la mostra non vuole fare paragoni ma mette in luce come la figura umana venga dipinta facendo emergere il lato artistico di questi grandi del Novecento. E’ una mostra degna di un museo a carature nazionale”.
Intanto, sono già arrivate richieste di scolaresche per visite guidate. Della mostra è stato stampato anche il catalogo (Edifir – edizione Firenze).