Sono stati rallentati dai ricorsi al Tar di privati cittadini i lavori per l’abbattimento del ponte presente sul torrente Bagnolo, nei pressi del giardino incantato di via Riva a Montemurlo. Lo rende noto l’amministrazione comunale. Secondo il crono programma indicato, dopo aver fatto le pratiche necessarie per arrivare all’utilizzo delle aree private, lo scorso 27 novembre il Comune di Montemurlo è entrato in possesso dei terreni che servono per realizzare la viabilità alternativa sulla riva opposta del fiume, dove vivono alcune famiglie. Il 28 novembre, quindi, è iniziato il cantiere per attuare le opere propedeutiche alla demolizione.
“Con l’avvio dei lavori, però – riporta l’amministrazione comunale – sono sorte contrapposizioni con alcuni privati, che hanno portato a situazioni spiacevoli con la ditta, che ha l’affidamento dell’intervento, e con i suoi operai. A ciò si è aggiunta la presentazione di un’istanza di ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, il Tar, sempre da parte di alcuni privati in relazione all’attività che l’amministrazione ha messo in campo per abbattere il ponte. Tutto ciò ha provocato il rallentamento dei lavori”.
Nelle ore successive alla presentazione dell’istanza di ricorso c’è stata una prima valutazione d’urgenza da parte del Tar, che ha dato ragione al Comune e non ha provveduto a sospendere i lavori. Successivamente, in data 17 dicembre, c’è stata l’udienza con il pronunciamento del Tar che ha respinto l’istanza cautelare dei privati con apposita ordinanza, fissando nei prossimi mesi l’udienza di merito. “Tutto ciò – sottolinea il Comune di Montemurlo – ha comportato ritardi nei lavori di realizzazione della viabilità alternativa e dell’abbattimento del ponte. Da parte dell’amministrazione comunale resta fermo l’obiettivo di riprendere le lavorazioni avviate come previsto e richiesto durante le interlocuzioni con Genio civile della Regione Toscana per garantire il miglior deflusso delle acque del torrente e la sicurezza idraulica”.
“Come Comune cerchiamo di portare avanti i procedimenti nel modo più veloce possibile, ma ovviamente i ricorsi e le azioni da parte di terzi non dipendono dalla nostra volontà – spiega il sindaco Simone Calamai – Per quanto ci riguarda, pensiamo che sia importante dare concretezza a quanto ci ha richiesto il Genio civile per le necessità di tipo idraulico e il miglioramento del nostro territorio dal punto di vista della difesa del suolo. Contiamo quindi di poter far ripartire il cantiere in tempi rapidi nell’interesse della collettività».