Un ispettore della Polizia di Stato sarà processato con giudizio immediato per il reato di atti persecutori nei confronti della moglie, con la quale è in fase di separazione. La Procura di Prato ha chiesto e ottenuto dal gip anche la misura cautelare del divieto di avvicinamento dell’indagato ai luoghi frequentati abitualmente dalla donna e l’applicazione del braccialetto elettronico. Il provvedimento restrittivo gli è stato notificato dai colleghi della squadra mobile, che hanno svolto le indagini. Secondo l’accusa, l’ispettore di polizia avrebbe compiuto numerose condotte persecutorie nei confronti della moglie, appostandosi più volte sotto l’abitazione, citofonandole in orari inopportuni per poi allontanarsi e chiamandola al telefono di notte senza parlare. L’uomo ha poi più volte seguito la moglie lungo tragitti stradali, le avrebbe danneggiato l’auto in almeno due circostanze praticando dei graffi sulla carrozzeria e bucandole una ruota. Sempre secondo quanto ricostruito dalla Procura, l’ispettore di polizia avrebbe reso la vita difficile alla moglie anche effettuando almeno sei segnalazioni anonime, tramite l’applicazione Youpol, per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine presso l’abitazione della donna, segnalando fatti non veri, come la detenzione di droghe o atti di violenza in famiglia. A completare il quadro delle vessazioni, l’uomo ha promosso a nome e all’insaputa della persona offesa numerose pratiche di finanziamento, lasciando i recapiti e i dati personali della donna, che poi veniva contattata dalle società finanziarie per la conferma, costringendola così ad annullare le varie aperture di credito.