26 Dicembre 2024

Chi sono i vincitori del Premio Santo Stefano 2024-2025

Due aziende tessili, Lyria e Bartolini srl, e una impegnata nel campo delle nuove tecnologie, Macoev, hanno vinto la quindicesima edizione dello Stefanino d'oro. Sabato primo febbraio la cerimonia di consegna


Si sono detti sorpresi, ma allo stesso tempo orgogliosi per aver ricevuto il Premio Santo Stefano. L’annuncio gli è stato dato dalla segreteria del Comitato promotore dello Stefanino durante il solenne pontificale del 26 dicembre celebrato in cattedrale.
Riccardo Bruni, titolare dell’azienda tessile Lyria ha detto di voler dedicare questo riconoscimento «alla famiglia, perché senza non avrei potuto fare quello che ho fatto». Grande soddisfazione è stata espressa da Massimo Bartolini della maglieria Bartolini srl, «la notizia ha commosso i miei dipendenti – ha detto quando lo abbiamo raggiunto al telefono – e questa è la cosa più bella».
Stefano Luccisano, ceo di Macoev, giovane azienda impegnata nel campo delle nuove tecnologie, era presente in cattedrale al momento dell’annuncio: «partecipo sempre alla messa del patrono, sentire il nome della mia impresa come vincitrice dello Stefanino è stata una gioia fortissima».

Ecco chi sono le tre aziende vincitrici della quindicesima edizione del Premio Santo Stefano.

LYRIA
Nasce a Montemurlo nel 2002 da Riccardo Bruni e Nino Cerruti con l’obiettivo di creare tessuti innovativi. Bruni, che nel 2016 diviene l’unico titolare, è un imprenditore cresciuto nell’ambiente tipico pratese, tra il suono e l’odore dei telai. Dopo aver lavorato nelle migliori fabbriche italiane, portando con sé la tradizione tessile, crea Lyria dove poter esprimere al meglio la sua creatività. Il nome dell’azienda ricorda una conchiglia del Pacifico e oggi dà lavoro ad oltre trenta persone. Dopo aver lavorato per vent’anni tessuti per i più importanti fashion designer, dal 2021 Lyria si è aperta al settore dell’interior design, realizzando cuscini decorativi, plaid e tessuti pensati per residenze private, boutique hotel e yacht, collaborando su progetti speciali.

BARTOLINI SRL
Dal 1997 l’azienda Bartolini si occupa della produzione di maglieria made in Italy. L’obiettivo è sempre stato quello di avere una visione globale del mercato con la ricerca di nuove forme e tecnologie all’avanguardia. Bartolini conta trenta dipendenti e opera su mercati mondiali. È nata a Prato, zona Galciana, e a breve dovrebbe trasferirsi nel distretto industriale di Montemurlo. Tra le idee del titolare, Massimo Bartolini, c’è quella di utilizzare l’attuale immobile di Galciana per realizzare una scuola di formazione che veda il coinvolgimento a rotazione dei dipendenti senior di varie aziende del settore, in modo da trasmettere le proprie conoscenze a chi ha deciso di intraprendere la strada del tessile.

MACOEV
Fondata nel 2016 da tre soci, Macoev è solution provider che accompagna aziende di ogni settore nell’implementazione di tecnologie per la trasformazione digitale. La sua missione, come spiega Stefano Luccisano, ceo dell’azienda, è quella di esplorare le opportunità offerte dalla tecnologia per l’industria 4.0, l’ottimizzazione del business e la progettazione di esperienze digitali efficaci. Macoev – che sta per Make Confident Everyone, ovvero «dare fiducia a tutti» – si occupa di digitalizzazione per l’ottimizzazione dei processi, della realizzazione di mobile app, di machine learning, di automazione dei processi aziendali, fino alla progettazione del lancio di un prodotto.

 

La cerimonia di consegna dei premi, i cosiddetti «Stefanini», avverrà sabato primo febbraio nell’auditorium della Camera di Commercio. Il Premio Santo Stefano è stato ideato quindici anni fa dall’allora vescovo Gastone Simoni insieme a Giovanni Masi, conosciuto come il «cenciaiolo di Vergaio». L’idea è quella di rendere omaggio a quelle aziende del distretto industriale pratese, non solo nel campo tessile, che sanno coniugare il successo imprenditoriale al rispetto delle regole, in particolare dei diritti dei lavoratori.

In quindici edizioni il Premio è andato a 54 aziende del distretto produttivo di Prato. Di queste, 35 sono del comparto tessile, mentre le altre sono impegnate in diversi settori: alimentare, edile, elettronica e hi-tech, cosmetico e meccanico. Lo scorso anno il riconoscimento è andato a Signo srl, Pecci Filati, Rifinizione Penny e Linsieme Filati.