16 Dicembre 2024

Esplosione Eni Calenzano, la procura ha dato 60 giorni di tempo per le perizie tecniche sul deposito

Il sito rimarrà sotto sequestro e fermo per questo periodo di tempo. Oggi il primo sopralluogo dei tecnici. Presente il procuratore Luca Tescaroli


60 giorni: è il tempo assegnato dalla procura di Prato ai consulenti incaricati di consegnare una relazione sul deposito Eni di Calenzano in cui esattamente una settimana fa si è verificata l’esplosione che ha portato alla morte di cinque persone. Di conseguenza, l’impianto resta sotto sequestro e rimangono interrotte, sicuramente per questo lasso di tempo, tutte le attività di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione di carburanti. Questa mattina i sei consulenti incaricati dal procuratore Luca Tescaroli, di cui due esplosivisti, hanno effettuato il primo di una serie di sopralluoghi al sito. E’ durato circa due ore ed era presente lo stesso Tescaroli, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo di Firenze e a personale tecnico dell’Asl. Secondo quanto emerge, la procura di Prato sta lavorando per individuare condotte attive o passive nel deposito Eni, che abbiano eventualmente contribuito a cagionare il danno, dunque, sempre secondo quanto si apprende ai margini dell’inchiesta, si profilano diverse, possibili, posizioni di garanzia. In particolare, emerge che gli inquirenti stanno cercando di comprendere sia i rischi generici sia i rischi specifici, ovvero quelli derivati dalla gestione e quelli dovuti all’attività nel cantiere. Intanto è sempre la procura a far sapere che gli accertamenti autoptici, odontoiatrici e sul Dna delle salme delle cinque vittime dell’esplosione sono ultimati. Gli accertamenti hanno consentito di attribuire i resti umani alle persone decedute e verranno posti a disposizione dei loro cari per i funerali. Il sindaco di Calenzano, oggi sul posto per omaggiare le vittime, ha riferito di essere stato contattato dai familiari di una di esse, interessati a riportare in Basilicata il proprio caro. Per quanto riguarda gli aspetti processuali, il primo cittadino ha chiarito che sarà il consiglio comunale nella seduta del 23 dicembre a valutare l’eventuale costituzione dell’ente come parte civile. Tra i vari temi, sollecitati da mozioni e ordini del giorno di giunta e minoranze, anche quelli più attinenti a questioni urbanistiche e di sicurezza