Un avvocato fiorentino e una donna brasiliana sono finiti al centro di un’inchiesta della Procura di Prato con l’accusa di aver falsificato il testamento di un’anziana pratese per impadronirsi dei suoi beni. Nei confronti dell’avvocato è stato applicato il divieto di esercitare la professione per 8 mesi, mentre per la donna è stata disposta la custodia cautelare in carcere. L’avvocato avrebbe fornito consigli tecnici alla brasiliana e autenticato le firme apocrife dell’anziana sul testamento e su una richiesta di revoca di un precedente testamento dell’anziana poche ore prima del suo decesso. Gli stessi reati, con l’aggiunta del falso per induzione, vengono contestati alla donna brasiliana, che si sarebbe qualificata – pur non essendolo – come tutrice legale dell’anziana al personale del 118 intervenuto nell’abitazione per soccorrerla.
L’avvocato fiorentino era già stato interdetto dalla professione ad ottobre per aver istigato due testimoni a rendere false dichiarazioni al pubblico ministero. Nello specifico i due avrebbero dichiarato di aver visto l’anziana signora firmare autonomamente il testamento quando invece era impossibilitata a farlo.