Un professionista pratese è stato condannato in primo grado con rito abbreviato ad 1 anno e 4 mesi per aver emesso falsi attestati di formazione. Le indagini della Procura, condotte col contributo del gruppo anti sfruttamento dell’Asl, hanno consentito di accertare diversi casi di false attestazioni emesse dal professionista, con lo scopo di assicurare ai propri clienti l’ottemperanza alle prescrizioni dei tecnici del dipartimento di prevenzione dell’Asl. Nello specifico gli attestati avevano lo scopo di certificare l’abilitazione alla conduzione di carrelli elevatori. Secondo la Procura il professionista avrebbe ricevuto circa 400 euro per ogni falso attestato.
“Si tratta di una vicenda che ha consentito di comprendere come esista una zona grigia nel sistema prevenzionistico, nella quale si insinuano consulenti che, a fronte di compensi rilevanti, documentano il falso” si legge nella nota diffusa dalla Procura.
L’indagine è collegata al procedimento penale che a gennaio dello scorso anno aveva portato all’arresto di 4 imprenditori cinesi per sfruttamento lavorativo. L’inchiesta in quel caso era partita dopo la brutale aggressione subita da alcuni lavoratori che stavano scioperando davanti ai cancelli della Dreamland, che vennero colpiti con bastoni, spranghe e mazze da baseball da un gruppo di cinesi con lo scopo di sedare le richieste sindacali degli scioperanti.