20 Dicembre 2024

Trasporto scolastico sospeso lunedi 23 dicembre, proteste in Valbisenzio. Fratelli d’Italia: “Studenti e famiglie penalizzati”

Il partito annuncia un'interrogazione al presidente della Provincia


“Come da disposizione regionale”, il servizio di trasporto scolastico sarà sospeso lunedi prossimo 23/12/2024. La comunicazione, pervenuta oggi ai genitori degli studenti, ha suscitato malumore e proteste in Valbisenzio, dove diversi plessi scolastici lunedi prossimo resteranno aperti, al pari di alcuni istituti superiori a Prato. Il messaggio ricevuto dalle famiglie attraverso le bacheche scolastiche recita così: “Come da disposizione regionale il servizio TPL che prevede per il giorno 23/12/2024 “vacanza scuola”, si comunica alle famiglie che il servizio di trasporto scolastico sarà sospeso il giorno 23/12/2024″. I calendari didattici stilati in base all’autonomia scolastica dai vari istituti, a quanto pare, non collimano con le previsioni della Regione nell’affidamento del servizio di trasporto pubblico ad Autolinee Toscane.

Fratelli d’Italia annuncia la presentazione di un’interrogazione al presidente della Provincia per chiedere spiegazioni su questa vicenda e sollecitare interventi concreti. Inoltre, invita tutti i sindaci della provincia ad agire immediatamente per garantire un supporto minimo alle famiglie colpite da questa decisione incomprensibile.

Il disservizio è rimarcato da Fratelli d’Italia Prato: “Autolinee Toscane non effettuerà il servizio di trasporto scolastico in tutta la provincia. Una decisione che penalizza gravemente studenti e famiglie, soprattutto perché in molti comuni le scuole rimarranno regolarmente aperte, mettendo così in seria difficoltà chi aveva pianificato di affidarsi al servizio per garantire il trasporto scolastico ai propri figli”.

Tommaso Cocci, consigliere provinciale e capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune a Prato, evidenzia un aspetto ancora più grave della vicenda: “Il gestore del Trasporto Pubblico Locale con il suo atteggiamento lede dei diritti costituzionali come quello all’istruzione. Siamo alla follia pura. La Regione Toscana ha fatto un danno enorme alla vita di tutti i cittadini affidando il servizio a chi non ha altro interesse se non quello di far cassa, disinteressandosi della natura pubblica del servizio. Dove sono i sindaci PD della Provincia mentre scontiamo le scelte folli della loro Regione?”

Il consigliere provinciale Giovanni Sardi descrive questo episodio come un vero e proprio “regalo di Natale anticipato” da parte di Eugenio Giani e della giunta regionale. Ma – aggiunge Sardi – anziché con slitta e renne, la consegna dei pacchi avverrà a bordo di Autolinee Toscane. “Il 2024 si chiude con una certezza inquietante: il trasporto pubblico locale, affidato irresponsabilmente dal Partito Democratico ai francesi di Autolinee Toscane, ha complicato enormemente la vita quotidiana di migliaia di famiglie e studenti, costretti a vivere in uno stato di perenne allerta e precarietà a causa dei continui disagi e disservizi creati dall’azienda”.

Alberto Corsi, responsabile provinciale di Gioventù Nazionale, sottolinea come questa situazione rappresenti solo l’ennesimo episodio di un problema ormai cronico. Ricorda che, esattamente un anno fa, si trovava in Piazza Duomo a raccogliere le firme di numerosi ragazzi rimasti senza trasporti a causa delle modifiche agli orari e delle gravi carenze organizzative di Autolinee Toscane. “È inaccettabile che, dopo un anno, ci ritroviamo ancora a denunciare gli stessi disservizi, senza che siano state messe in atto soluzioni efficaci per tutelare studenti e famiglie”.

“È inaccettabile che i cittadini continuino a subire disservizi di tale portata senza ricevere risposte chiare o soluzioni concrete. È arrivato il momento che le amministrazioni locali si assumano la responsabilità di tutelare i diritti degli utenti, garantendo un servizio di trasporto pubblico efficiente e all’altezza delle esigenze del nostro territorio”, conclude Matteo Mazzanti, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia.