L’anarchico pratese resta in carcere per l’attentato incendiario alla caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo (Firenze) la notte del 13 gennaio “per il pericolo di reiterazione di reati”. Lo ha stabilito la gip, decidendo sul fermo e escludendo l’aggravante del terrorismo. L’attentato ha avuto finalità politica, dice la giudice, ma non risulta accertata in modo convincente la finalità terroristica e pertanto non ha convalidato il fermo. Chiesto al carcere l’osservazione psichiatrica e l’alta sorveglianza. Su sollecitazione dei difensori, il 30enne pratese sarà sottoposto a controlli medici.