Spostamenti casa-lavoro, i dipendenti del Comune preferiscono l’auto. Solo il 15% usa il Tpl: “Servizio insufficiente”

L'uso dell'auto attorno al 60%. Va in ufficio a piedi l'11,9%. In bici il 7,2%, ma d'estate si sale fino al 42,5%


Per il 58,8% dei dipendenti del Comune di Prato è ancora l’automobile il mezzo utilizzato più frequentemente per raggiungere il luogo di lavoro (e le vetture elettriche incidono in questo dato solo per il 3%). Utilizza esclusivamente il trasporto pubblico locale l’11,2%, a cui si aggiunge un 3,1% che associa l’auto ai bus o al treno. L’11,9% raggiunge l’ufficio a piedi, il 7,2% in bici e il 3,1% in moto. Nessuno usa in via esclusiva il monopattino; poco utilizzata anche la combinazione bici/monopattino elettrico e bus (0,6%).
Sono i risultati del questionario on-line somministrato a tutti i 959 dipendenti del Comune di Prato nell’ambito del Piano degli spostamenti casa-lavoro. Hanno risposto all’indagine soltanto in 325, pari al 34%, un campione che comunque è utile a fotografare abitudini, esigenze e propensione al cambiamento del personale verso forme di mobilità sostenibili. E’ proprio questo l’obiettivo del Piano, che è obbligatorio per legge dal 2021 ed è stato curato dai mobility manager del Comune di Prato Silvia Grazzini e Marco Nuti.

Da dove parte il viaggio casa-lavoro dei dipendenti del Comune di Prato?
Il 54,5% di coloro che hanno risposto è domiciliato a Prato; il 23% nei comuni limitrofi (Poggio a Caiano, Carmignano, Agliana, Montale, Quarrata, Montemurlo, Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Signa); il 5,5% vive a Firenze; il 5,2% a Pistoia. Il restante 11% in altri comuni.
Di conseguenza, per arrivare in ufficio il 38,7% impiega meno di 20 minuti; il 20,6% un tempo compreso fra i 20 e i 29 minuti; il 30,1% fra i 30 e i 49 minuti; mentre l’11,4% compie un viaggio di oltre 50 minuti.
La maggior parte dei dipendenti comunali (circa il 60%) entra in ufficio fra le 7,30 e le 8,30. Il 55% non fa smart working, il 20,3% lavora da casa un giorno a settimana; il 22,7% lavora in smart working due giorni a settimana.
I luoghi di lavoro dei dipendenti comunali sono per lo più collocati in centro o in aree limitrofe; 129 di essi timbrano il cartellino a palazzo comunale; 147 in Santa Caterina. In piazza Macelli lavorano 177 dipendenti in forza alla polizia municipale.

Perchè si usa preferisce l’auto?
E’ proprio il minor tempo di viaggio, il motivo principale che porta le persone a scegliere un determinato mezzo per arrivare a lavoro (46,1%), assieme all’autonomia (46,7%), al trasporto pubblico locale non adeguato (30,6%) o assente (10%), alla mancanza di piste ciclabili (5,3%). Soltanto il 16,5% indica nell’economicità il motivo che spinge a usare il mezzo scelto per il tragitto casa-lavoro. Il 36,2% è mosso dal minore stress. Basse le ragioni ambientali (12,2%), stessa percentuale per chi è spinto nelle proprie scelte dalla difficoltà di trovare parcheggio.

Spostamenti da migliorare
I dipendenti del Comune di Prato sono abbastanza soddisfatti delle proprie modalità di spostamento casa-lavoro. Il gradimento è elevato o molto elevato per il 63,1%, mentre è basso o molto basso per il 36,9%.
Chi va a lavoro usando il trasporto pubblico segnala ritardi eccessivi per il 62,5%, il costo dell’abbonamento elevato (31,2%), scarso comfort (31,2%), orari inadeguati (29%), collegamenti non ottimali (16,6%).
Chi va a lavoro in bici o in monopattino segnala l’assenza di ciclabili (52%); la piaga dei furti (56%), la mancanza di parcheggi sicuri (28%) e di strutture in sede (20%), mentre il 28% non riscontra alcun problema.

La propensione al cambiamento
Il 68,6% non si dice disponibile ad usare la bici o il monopattino per recarsi in sede per la distanza eccessiva (44,1%) o per altri motivi (24,4%). Il restante 31,4% sarebbe disponibile con altre condizioni (più piste ciclabili, parcheggi sicuri, bici aziendali, punti di ricarica).
Molti più dipendenti comunali sarebbero disposti ad usare i mezzi pubblici se solo bus e treni funzionassero meglio. Soltanto il 28,2% risponde no a all’uso del tpl per andare a lavoro. Gli altri hanno detto sì, con risposta multipla, a patto che siano migliorati i collegamenti (43,6%) e gli orari (24%), ridotti i ritardi (23%), messe in opera fermate più accessibili (10,1%), previsti incentivi all’abbonamento (25,5%), migliorato il comfort (14,9%).
Il 25% si dice disponibile ad usare sistemi di car sharing, bike sharing o condividere monopattini, ma quasi nessuno lo fa attualmente. Mentre il 4,8% dei dipendenti comunali si organizza per condividere i viaggi in auto con dei colleghi e ridurre le spese e l’inquinamento.
Altra nota positiva è la crescita di coloro che nella stagione estiva usano con frequenza la bici per andare a lavoro: una percentuale che sale al 42,5%. Con la bella stagione sale al 21,3% anche l’uso della moto, mentre l’auto scende attorno al 17%.