7 Febbraio 2025

Addio ad Assunta Palumbo, impegnata nel rendere la Chiesa inclusiva per le persone con disabilità

Il vescovo Nerbini l'aveva nominata referente per la Pastorale delle persone con disabilità. Aveva sempre testimoniato a voglia di esserci e di partecipare alla vita parrocchiale e diocesana secondo le proprie abilità e i propri talenti


È morta improvvisamente Assunta Palumbo, donna impegnata nella Pastorale della salute della diocesi di Prato. Il vescovo Giovanni Nerbini l’aveva nominata referente per le persone con disabilità, chiedendole di aiutare la Chiesa a essere sempre più inclusiva e aperta a tutti. E lei conosceva bene l’importanza di questo impegno, perché fin dalla nascita aveva dovuto fare personalmente i conti con una grave disabilità, ma allo stesso tempo aveva sempre testimoniato la voglia di esserci e di partecipare alla vita parrocchiale e diocesana secondo le proprie abilità e i propri talenti, come ogni altro membro della comunità ecclesiale.

«La Chiesa è di tutti e tutti abbiamo il diritto di esserne protagonisti», aveva detto introducendo l’ultimo convegno promosso dalla diocesi sul tema della disabilità all’interno delle parrocchie.

Aveva 62 anni, era impiegata alla Camera di Commercio e per molto tempo è stata attiva nell’Unitalsi. Il suo nome e il suo impegno per i diritti delle persone con disabilità era conosciuto e apprezzato non solo a Prato, ma anche fuori città, grazie alla assidua partecipazione agli eventi nazionali della Cei dedicati alla Pastorale della salute.

La salma è esposta da domani, sabato 8 febbraio, nella casa materna in via Baldanzi, 19. Il funerale sarà celebrato lunedì 10 febbraio alle ore 10,30 nella chiesa della Madonna dell’Ulivo in via delle Fonti.