24 Febbraio 2025

Prato set per un giorno del film “Il muro” di Ugo De Vita

Il documentario racconta la storia e la caduta del muro di Berlino.


Questa mattina piazza delle Carceri si è trasformata in un set cinematografico per la docufiction “Il muro”.

Il documentario, che è destinato alla diffusione televisiva, è una produzione di rilievo che prevede alcuni mesi di lavorazione in Italia e all’estero. Il film documentario è girato a Firenze, Prato e in altre città italiane, poi a Berlino, per uno sguardo sulla città a trentacinque anni dalla “caduta” del muro di Berlino. E sono state proprio le mura del Castello dell’Imperatore a conquistare il regista, Ugo De Vita. “Prato è città di notevole rilievo culturale, – soiega De Vita – dopo l’esperienza del mio evento su Pier Paolo Pasolini al Museo di Palazzo Pretorio, ho scelto per la location piazza delle Carceri con lo sfondo delle mura del Castello dell’Imperatore che sono di forte suggestione”.

La sindaca Bugetti ha portato il saluto dell’amministrazione al regista e a tutta la troupe: “Prato si conferma sempre più città del cinema. .– ha affermato la prima cittadina – Abbiamo visto crescere e formarsi attori e registi famosi, abbiamo un presente di talenti emergenti e un futuro di ampie prospettive rafforzato dalla presenza nei nostri spazi di Manifatture digitali cinema che fornisce gli strumenti giusti e forma figure professionali dedicate. C’è un’atmosfera stimolante, ci sono gli strumenti e le figure professionali, i set naturali e quelli creati dalla tecnologia. In sostanza ci sono tutti gli ingredienti per continuare lungo questa strada. Non è un caso che tante produzioni scelgano la nostra città come sede per realizzare i propri progetti. Oggi ne abbiamo ulteriore conferma”.

Il documentario prevederà un corto e un mediometraggio. Sono due le figure iconiche dell’ex DDR che saranno presenti: Jurgen Sparwasser, autore della rete che decise l’incontro del mondiale di calcio del 1974 tra Germania est e Germania ovest – che poi lasciò la parte comunista per fuggire ad ovest venendo considerato un traditore – e Conrad Schumann, la guardia che sorvegliava il confine tra Berlino est e Berlino ovest, che saltò il filo spinato risultando il primo fuggitivo dal settore sovietico a quello occidentale.

Tra i protagonisti della docufiction gli attori Niccolò Morelli e Massimiliano Cardini. La docu-fiction, trentacinque anni dopo, proporrà immagini e voci, tra divulgazione ed inchiesta.

De Vita pur occupandosi prevalentemente di teatro e letteratura, nell’arco di quarant’anni di lavoro ha curato numerosi allestimenti di prosa in Italia e all’estero. Per la Rai ha scritto programmi televisivi e radiodrammi, oltre a due film e una serie di telefilm, nonché fu sceneggiatore e protagonista insieme a Massimo Dapporto del corto “Granosangue”(2007), premiato al Festival del Cinema di Pesaro nel 2007.