10 Marzo 2025

Abbandono scarti tessili, vertice in Comune con le associazioni cinesi. E intanto è boom di ritagli recuperati

Nel 2024 abbandono quadruplicati rispetto al 2023


Lo definisce una “ripartenza” rispetto ad un problema già affrontato più volte in passato, il vicesindaco Simone Faggi, l’esito dell’incontro con le associazioni imprenditoriali cinesi che sono state convocate dal comune di Prato. Il dossier sul tavolo era uno solo: l’abbandono degli scarti tessili in ambiente. Un fenomeno dovuto, sì, al costo di smaltimento dei rifiuti speciali, ma come ha spiegato Faggi nell’ultima puntata di Parliamoci chiaro, dovuta anche alla probabile esigenza di alcune aziende di far figurare meno scarti rispetto alla produzione dichiarata ufficialmente. Al tavolo col Comune si sono seduti 8 imprenditori cinesi, ciascuno a capo di un’associazione con una rappresentatività di qualche decina di imprese tessili straniere.

 

 

Dopo il boom del 2017, in seguito all’entrata in vigore della deassimilazione, cioè lo smaltimento dei ritagli a carico delle sole aziende produttrici, il fenomeno aveva conosciuto un rallentamento tra il 2018 e il 2023, per poi assumere nuovamente dimensioni preoccupanti nel 2024, quando in tutto l’arco dell’anno sono state recuperate da Alia ben 696 tonnellate di rifiuti tessili (si pensi che nel 2023 erano state 150 le tonnellate scaricate abusivamente). Dal 1 gennaio al 4 marzo 2025 Alia ha già fatto 71 interventi, per un totale di 160 tonnellate di scarti recuperati.