3 Aprile 2025

“Accesso a vostro rischio al Tribunale”: il cartello choc ripropone la necessità di lavori urgenti al Palazzo di giustizia

L'immobile non è a norma: gli ultimi problemi riguardano l'inagibilità degli archivi e il distacco di parti dei controsoffitti


“Si avvisa l’utenza che il palazzo di giustizia non è sicuro sotto vari profili e chi vi accede si assume conseguentemente tutti i rischi”. È il cartello appeso stamani all’ingresso del palazzo di giustizia, che ha gettato nuovamente la luce sulle falle di un immobile disastrato. Un altro messaggio più esplicito, è stato affisso al terzo piano, all’ingresso della procura: “Divieto di accesso per pericolo crollo ed effettuazione di lavori di contenimento di detto pericolo”. I messaggi, non firmati, hanno suscitato allarme negli avvocati e nel personale, già in subbuglio per le condizioni di lavoro critiche.

Nel corso della giornata i cartelli sono stati tolti. Ma i problemi restano, come avevano evidenziato in passato il procuratore Luca Tescaroli e la presidente del Tribunale Lucia Schiaretti, i quali più volte hanno interessato della questione il ministero della Giustizia e il provveditorato delle opere pubbliche. Innumerevoli i malanni dell’edificio, dove negli ultimi mesi sono stati fatti lavori per risolvere le infiltrazioni di pioggia e il pericolo di distacco di pezzi di cemento nel piazzale di ingresso. A novembre scorso, per citare un altro episodio emblematico, un topo ha provocato un blackout elettrico. E la lista delle urgenze si allunga di mese in mese.
“C’è una consulenza della Procura che dice che il Palazzo di Giustizia non è a norma e che devono essere fatti interventi consistenti. Stiamo cercando di fare di tutto per non chiudere il Palazzo e per non privare la città dei servizi della giustizia, ma il fatto è che i tempi e l’iter procedimentale dei lavori pubblici non sono compatibili con l’urgenza che c’è adesso” – spiega la presidente del Tribunale Schiaretti. Urgenza che è stata in ultimo fotografata dai vigili del fuoco dopo l’allagamento degli archivi, nelle scorse settimane.

“Il 27 marzo i vigili del fuoco hanno ritenuto non agibile l’archivio: così – aggiunge Schiaretti – non possiamo accedervi se non su richiesta, accompagnati da loro. È inaccessibile anche parte del garage seminterrato. Inoltre il sopralluogo dei vigili del fuoco ci ha chiesto di fare ricerche tecniche per verificare la tenuta delle controsoffitatture che erano già state ritenute pericolose dalla consulenza della Procura”. Si tratta delle doghe metalliche al soffitto che coprono la parte impiantistica e che in diversi punti del palazzo, nei vari piani, risultano pericolanti. Una di esse, di recente, è precipitata nell’ufficio di un magistrato. Per questo motivo già alcune aree sono state interdette complicando il lavoro degli uffici giudiziari, così come è assai difficile rispondere in tempi accettabili all’esigenza di recuperare documenti in archivio, ai fini processuali, visto l’accesso da “concordare” con i vigili del fuoco.
“C’è un cronoprogramma di lavori che prevede interventi per quasi due anni, ma le priorità adesso devono essere rivalutate alla luce degli ultimi fatti e delle risultanze dai sopralluoghi dei vigili del fuoco. Per quanto di nostra competenza, come fatto in passato, ci siamo attivati subito ma gli accertamenti devono essere compiuti dal provveditorato, che oggi è intervenuto in procura” spiega la presidente del Tribunale Schiaretti.