Nuova manifestazione promossa dal sindacato di base Sudd Cobas per chiedere procedure più accessibili per i permessi di soggiorno, in modo da eliminare le lunghe file davanti alla Questura. Questo pomeriggio i lavoratori, in gran parte pakistani, hanno sfilato in corteo partendo dalla stazione centrale e hanno raggiunto la Prefettura camminando per le strade del centro storico.
“Nottate in fila davanti alla Questura, attese di mesi e mesi, abusi e richieste vessatorie», è scritto nella convocazione dell’iniziativa che ha raccolto lavoratori provenienti da Prato e da altre città della piana. “Cittadine e cittadini che non vengono riconosciuti come tali, donne e uomini per cui un documento vale quanto una vita. Una vita passata a lavorare sotto ricatto, perché senza contratto non si può rinnovare il permesso di soggiorno”.
Nel corso della manifestazione i rappresentanti del sindacato hanno annunciato, per la prossima settimana, un incontro con il Comune per affrontare il tema della grande difficoltà a reperire alloggi in affitto in città. Il corteo di questo pomeriggio si inserisce all’interno della “Primavera 8×5”, una mobilitazione promossa per conquistare nelle aziende a conduzione cinese turni da 8 ore al giorno per 5 giorni e contratti sottoscritti nel rispetto della legge.