Scarse condizioni igienico-sanitarie, chiuse due pescherie e un ristorante tra Prato e Pisa
I risultati dei controlli sulla filiera della pesca della Guardia costiera di Livorno in collaborazione con l'Asl
150 ispezioni, oltre 5 tonnellate di prodotti ittici sottoposti a sequestro, 33 operatori multati per un totale di 40mila euro di sanzioni, oltre alla chiusura temporanea di due pescherie e un ristorante. Questi i risultati dei controlli sulla filiera della pesca portati avanti dalla Guardia costiera della Toscana. Nel mirino degli ispettori sono entrati i depositi delle società di importazione, i rivenditori all’ingrosso fino ad arrivare alla vendita e somministrazione al consumatore finale di prodotti della pesca provenienti da Paesi terzi. In particolare sono state riscontrate gravi violazioni ai requisiti igienico-sanitari in due pescherie e un ristorante a Pisa e Prato. Le attività sono state temporaneamente chiuse. Analoghe circostanze si sono verificate in un ristorante etnico a Grosseto dove sono stati sottoposti a sequestro 500 kg di alimenti di dubbia provenienza utilizzati per il servizio di ristorazione. Il personale della Guardia costiera ha richiesto l’intervento dei tecnici della prevenzione dell’Asl grossetana, che ha accertato irregolarità nell’ambito del trattamento e della lavorazione dei prodotti ittici crudi in violazione delle procedure igienico sanitarie emettendo, per questo, un provvedimento di sospensione. A Campi Bisenzio, invece, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su una grossa partita di meduse rinvenute nei magazzini di un’azienda di importazione gestita da cittadini di nazionalità extra europea. Al titolare dell’azienda che non è stato in grado di esibire agli ispettori alcuna documentazione attestante la provenienza della merce, probabilmente destinata al mercato italiano della ristorazione etnica, è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro oltre al sequestro amministrativo cautelare.