Confesercenti Prato esprime forte preoccupazione e contrarietà di fronte all’ennesimo aumento della TARI previsto per il 2025. Un rincaro che rappresenterebbe un ulteriore aggravio per le imprese del territorio, già fortemente colpite dall’inflazione, dal calo dei consumi e dal perdurare di costi energetici elevati. “L’ipotesi di un aumento della tassa sui rifiuti è inaccettabile – dichiara Stefano Bonfanti, Presidente di Confesercenti Prato – soprattutto in un momento in cui tante attività stanno faticando a rimanere aperte. Chiediamo con forza alle Amministrazioni Comunali un ripensamento immediato: non si può continuare a far cassa sulle spalle degli imprenditori. Non possiamo tollerare che chi ogni giorno contribuisce all’economia della città venga colpito da ulteriori aumenti, peraltro senza un reale miglioramento del servizio.”
Confesercenti sottolinea come molte imprese – in particolare commercianti, artigiani e pubblici esercizi – paghino già oggi una tariffa elevata, spesso sproporzionata rispetto alla reale produzione di rifiuti. “Non possiamo accettare una logica cosi penalizzante per le imprese e che la mancanza di scelte su la realizzazione degli impianti necessari – prosegue Bonfanti – incida così pesantemente nei bilanci delle nostre aziende.” L’associazione chiede inoltre maggiore trasparenza nella definizione delle tariffe e un confronto concreto con le categorie produttive: “È necessaria –conclude Bonfanti – una revisione del metodo di calcolo, che sia più equa e basata sull’effettiva produzione dei rifiuti. Non è più tollerabile che le imprese paghino per un servizio spesso non all’altezza delle aspettative.” Confesercenti Prato invita infine tutte le forze politiche e istituzionali locali ad aprire con urgenza un tavolo di confronto, per individuare soluzioni alternative e scongiurare un aumento che rischia di mettere in seria difficoltà migliaia di attività economiche sul territorio.