29 Aprile 2025

Trasporto e abbandono di sacchi neri tra Prato e Pistoia: la Dda di Firenze sgomina organizzazione criminale

Undici persone fisiche e tre società del tessile indagate. 100 tonnellate di scarti tessili abbandonati in via Lodz, via Chemnitz e via Campostino di Santa Maria a Colonica, oltre che in capannoni occupati abusivamente


Una strutturata organizzazione criminale che secondo procedure collaudate prelevava, trasportava e abbandonava sacchi neri pieni di scarti tessili tra Prato e Pistoia. E’ quella portata alla luce dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze, che ha notificato l’avviso di conclusioni indagini preliminari a 11 persone fisiche e tre società operanti nel settore tessile gestite da cittadini italiani e cinesi che, a diverso titolo, hanno complessivamente gestito in maniera illecita quasi 100 tonnellate di rifiuti. Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico, il Noe di Firenze, hanno avuto inizio a febbraio del 2023 e si sono protratte per diversi mesi. L’attività investigativa è stata condotta attraverso il pedinamento degli indagati, video riprese e attività tecniche. Il traffico di scarti tessili si svolgeva secondo un meccanismo fisso, che prevedeva in una prima fase la redazione di falsa documentazione indicante inesistenti società utilizzate per noleggiare mezzi con cui trasportare i rifiuti, tra cui un muletto, e l’individuazione di capannoni in disuso che occupavano abusivamente e all’insaputa dei proprietari, dove poi venivano abbandonati i rifiuti. I trasporti venivano eseguiti con dei camion, preceduti talvolta da una “staffetta” per evitare controlli delle forze dell’ordine e gli scarichi avvenivano in episodi reiterati: tonnellate di prodotti tessili, abbigliamento e rifiuti da fibre tessili lavorate venivano così abbandonate in via Lodz, via Chemnitz, via Campostino di Santa Maria a Colonica e via Traversa di Maiano nel comune di Prato, ma anche in molte strade dei comuni di Serravalle Pistoiese e Quarrata, spesso sfruttando la presenza sulle strade cittadine dei rifiuti prodotti dall’alluvione del 2023. L’organizzazione criminale, che ha permesso agli imprenditori di conseguire risparmi sui costi di gestione dei rifiuti per diverse decine di migliaia di euro, era composta per lo più da soggetti di origine campana residenti o domiciliati a Prato e Pistoia. Gli 11 indagati sono ritenuti responsabili a vario titolo del reato di attività organizzate per il traffico illecito e gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva; alcuni degli indagati gestiscono le tre società, chiamate in causa per rispondere della responsabilità amministrativa derivante dai reati presupposti e commessi da soggetti che rivestono nelle stesse posizioni apicali.