2 Maggio 2025

Arte Stampa, attenuate le misure cautelari per i due indagati che vanno a giudizio immediato per i reati minori

Resta in vigore il sequestro preventivo dell'azienda, che è stata affidata a due amministratori giudiziari. Non ancora chiuse le indagini per sfruttamento lavorativo


Compariranno già a fine mese davanti al giudice dell’udienza preliminare, a giudizio immediato per rispondere dell’impiego di manodopera clandestina, l’amministratore di fatto di Arte Stampa srl e il suo braccio destro. I due cittadini cinesi si sono visti attenuare le misure cautelari: entrambi agli arresti domiciliari da febbraio scorso, sono adesso soggetti rispettivamente a divieto di dimora ed obbligo di dimora a Prato. A carico di entrambi sono tuttora in corso le indagini preliminari per intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo con favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Reati per i quali la Procura di Prato ha visto confermato dal giudice un provvedimento di sequestro preventivo della stamperia di Viaccia e di quanto contenuto all’interno di essa, oltre che di beni mobili e immobili della stessa.
Le indagini partirono a seguito del tentato omicidio di un operaio accoltellato da un collega all’interno dell’azienda. A seguito dell’episodio la vittima, assieme ad altri 10 lavoratori, ha collaborato con l’autorità giudiziaria. Le indagini, sviluppate dai carabinieri e dal dipartimento di prevenzione della Asl, contestano una condizione di sfruttamento lavorativo nei confronti di 14 dipendenti cinesi privi di permesso di soggiorno e di almeno altri quattro regolari. Gli operai dovevano lavorare 12 ore al giorno, sette giorni su sette, con retribuzione sottosoglia (perlopiù in contanti, salvo che per alcuni regolari ai quali veniva corrisposta una piccola parte con bonifico) e condizioni alloggiative e igienico sanitarie precarie. Un gruppo di lavoratori – secondo quanto appurato – era costretto a dormire sul luogo di lavoro e in un locale adiacente alla sede dell’azienda.

Sono stati nominati due amministratori giudiziari per verificare se esistano le condizioni per riavviare l’attività e riportare alla legalità l’esercizio dell’attività d’impresa, regolarizzando la posizione dei lavoratori vittime di sfruttamento. In caso di impossibilità di ripresa verrà esaminata la possibilità di liquidazione, in considerazione dell’ingente valore dell’azienda.

Oltre ai quattordici clandestini, all’Arte Stampa di Viaggia sono assunti 50 lavoratori, di cui solo 6 a tempo pieno, e gli altri assunti con un contratto part time di quattro ore al giorno per cinque giornate a settimana.