Iscrizioni chiuse da mesi, 2000 studenti iscritti, e il conto delle aule che ancora non torna: è la situazione rilevata all’istituto Gramsci Keynes dal capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Cocci. A sollevare per primo la questione è stato il Movimento Studentesco di Gioventù Nazionale Prato, che ha espresso forte preoccupazione per le condizioni in cui gli studenti si troveranno a settembre. Il capogruppo e consigliere provinciale Cocci, interpellato dal movimento giovanile, ha approfondito la situazione scolastica dell’istituto e ha scoperto che per il mese di settembre, fatto il conto delle matricole, mancano all’appello nove aule, per le quali ad oggi non esiste certezza su dove verranno collocate. “Le iscrizioni per il nuovo anno scolastico sono chiuse, le famiglie hanno fatto la loro scelta, i ragazzi sanno in quale scuola andranno. Ma la domanda è: ci saranno abbastanza aule per accoglierli tutti?”, domanda Cocci, che rilancia l’urgenza di un intervento da parte della Provincia di Prato. “Ci sono quasi 2.000 studenti in questo istituto. È una realtà che forma, che funziona, che chiede solo di essere messa nelle condizioni di lavorare. Ma serve programmazione, non silenzio. È maggio, e ancora non sappiamo dove siederanno decine di ragazzi. È inaccettabile – continua Cocci -. La situazione evidenzia una mancanza di coordinamento istituzionale, ma anche di coraggio decisionale. La crescita dell’istituto con l’aumento costante delle iscrizioni è stata gestita senza visione, lasciando alla scuola il peso dell’adattamento. A oggi, manca una vera risposta su spazi, aule, personale tecnico e strutture sportive. Non è la scuola ad essere impreparata. È chi dovrebbe sostenerla”.