“Se mi trovano, mi ammazzano”: le paure della escort scomparsa
Sopralluogo dei cani molecolari e del Racis al residence dove Maria Denisa riceveva i clienti
“Se mi trovano mi ammazzano”. Sono le parole pronunciate al telefono da Maria Denisa Adas, la trentenne rumena scomparsa venerdi scorso a Prato. A riferirle agli inquirenti è stata una persona che le ha udite accidentalmente durante la conversazione telefonica che la donna stava intrattenendo con un interlocutore, ancora da identificare. Un ulteriore segnale inquietante, questo, sulla vicenda della donna, di cui non si hanno più notizie dalla tarda serata di giovedi.
La Procura di Prato, che ha affidato le indagini al nucleo investigativo dei carabinieri, procede per sequestro di persona. Oggi pomeriggio le unità cinofile dei carabinieri di Firenze e il raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche del Ra.C.I.S., sono intervenuti nel residence dove Maria Denisa aveva preso alloggio per una settimana, fino a domenica scorsa. I cani molecolari sono stati utilizzati per cercare tracce olfattive della donna: sono stati condotti nella camera da lei occupata ed anche alla macchina, una Fiat 500 ritrovata nel parcheggio interno di piazzale Tosca Brunini, la vettura con cui la trentenne ha raggiunto Prato da Roma, città dove abita.
Maria Denisa si sentiva spesso con la madre, residente nella capitale, e con le amiche, con le quali condivideva messaggi in chat per scambiare informazioni utili sui pernottamenti e sui clienti inaffidabili. Non avendo più avuto sue notizie, la madre, nella giornata di venerdi ha fatto denuncia di scomparsa a Roma. Da allora i 2 cellulari della trentenne sono spenti, irrintracciabili. Dalla stanza in uso a Maria Denisa mancano anche la valigia e le chiavi del portone di ingresso al palazzo di via Ferrucci, mentre le chiavi del monolocale sono state lasciate nella serratura della porta dal lato interno. Un’altra piccola anomalia è legata ad un paio di scarpe a tacchi alti riposte in alto sopra ad un armadio in un punto non alla portata di Denisa, alta 1 metro e 60 centimetri.
Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura, stanno scandagliando la vita e gli ultimi giorni trascorsi dalla donna. Dopo il cliente che ha lasciato il residence alle 20,45, è stato individuato un ultimo cliente che si è allontanato attorno alle 23,45, sempre di giovedi sera. L’uomo aveva precedentemente chiamato 3 volte la escort per concordare un appuntamento e se ne è andato da solo, ripreso da una telecamera di videosorveglianza della zona. Di Maria Denisa (nella foto sotto), invece al momento non ci sarebbero immagini che ne documentino l’uscita dall’edificio.
Anche per questo sono stati impiegati i cani molecolari, in modo da provare a tracciare un percorso di allontanamento e proseguire nelle ricerche raccogliendo altri tasselli utili. La scientifica ha oggi passato al setaccio anche la stanza di Denisa Maria: il quadro non sembra compatibile con una scena del crimine e infatti l’appartamento, a cui avevano avuto accesso i familiari nei giorni scorsi, non era stato sequestrato. Così si torna al punto di partenza. Di chi aveva paura Denisa Maria al punto da dire a qualcuno: “Se mi trovano, mi ammazzano”? E perché? Dare una risposta a queste domande, con ogni probabilità, aiuterebbe a capire che fine ha fatto la giovane donna scomparsa da Prato.