La gara, bandita a dicembre scorso, è in via di conclusione. Il cantiere durerà 3 anni: fine lavori prevista nel gennaio 2029
Dopo un iter complesso iniziato nel 2014 – che ha visto il passaggio dell’arteria dal Comune di Prato ad Anas, la progettazione, l’aumento dei costi saliti a 67,3 milioni di euro, il reperimento dei fondi dal Governo, la procedura di Via e l’approvazione del progetto definitivo – si sta per concludere la gara per il raddoppio della Declassata al Soccorso tramite la realizzazione del tunnel lungo 700 metri.
Entro la prossima settimana la commissione giudicatrice nominata da Anas, che valuterà per il 20% in base al prezzo e per l’80% in base alla qualità delle candidature, è chiamata a concludere i lavori con la proposta di aggiudicazione. 16 le offerte pervenute, tra le quali sarà selezionato il vincitore dell’appalto integrato che dovrà curare sia la progettazione esecutiva, per cui è previsto un termine di 90 giorni, sia i lavori di cantiere la cui durata complessiva è stimata in 1.100 giorni naturali e consecutivi, ovvero 3 anni. Il cronoprogramma di Anas prevede la stipula del contratto entro il prossimo 10 settembre e la conclusione dei lavori entro il 31 gennaio 2029.
E’ questa, dunque, la data plausibile per un’opera attesa dai primi anni Duemila per risolvere il nodo del restringimento a due corsie della sede stradale, causa di lunghe code e disagi per gli automobilisti.
Sono quattro le fasi di cantiere indicate da Anas: nella prima, della durata di 10 mesi, non ci saranno ripercussioni sulla viabilità. Nella seconda fase, della durata di 15 mesi, il tratto di declassata tra via Marx e via Nenni, sarà infatti del tutto e la viabilità si sposterà sulle complanari, ad una corsia per senso di marcia, costruite dal Comune nel 2021. In questa fase anche via del Purgatorio sarà chiusa al traffico. Disagi sono previsti anche nella terza fase, della durata di circa 10 mesi, mentre nella quarta fase il sottopasso sarà completamente aperto, e i lavori continueranno per circa un mese, per le ultime rifiniture legate all’area verde che sarà realizzata in superficie. Il progetto si propone infatti di ricucire il tessuto urbano e riqualificare il quartiere del Soccorso. Uno dei propositi che ha spinto l’amministrazione Biffoni a puntare sul tunnel, al posto del viadotto, soluzione su cui era orientata la precedente giunta Cenni.