La trattativa viene affidata ad un avvocato che raprpesenta la "cordata pratese", nelll'interlocuzione con il massimo dirigente biancazzurro Stefano Commini
La cordata pratese c’è, ma nessuno dei trentasette imprenditori aderenti vuole uscire allo scoperto. Nessun “frontman”, per chiarirlo è stato inviato un comunicato stampa che alleghiamo integralmente:
Futuro Ac Prato, le precisazioni della cordata di imprenditori
“Leggiamo dallo scorso weekend notizie che si susseguono sulla stampa e che attribuiscono prima a qualcuno e poi a qualcun altro la guida della cordata di imprenditori interessata a rilevare l’Ac Prato. Notizie che non fanno bene al dialogo fra le parti e che possono ostacolare ogni nascente percorso di un gruppo di imprenditori che hanno a cuore Prato, animati dal solo intento di sostenere e dare lustro a un simbolo della città. Il tutto nel pieno rispetto di quello che è stato il percorso effettuato finora da Stefano Commini, imprenditore che gode della nostra stima.
In questa cordata non c’è alcun frontman: questa non è la corsa di un singolo, ma di un gruppo, di un soggetto unito, unico, senza prime donne. Ogni altra voce o notizia alimenta soltanto situazioni spiacevoli, non rispettose verso i partecipanti alla cordata, creando tra l’altro aspettative che ancora non sono in alcun modo concretizzate. Ribadiamo: avere fretta, fare nomi e lanciarsi in interpretazioni non fa l’interesse del dialogo fra le parti e della città. A testimonianza dell’impegno di gruppo, a portare avanti il dialogo per tutti noi è un professionista e non un singolo imprenditore. Questo perché il progetto è di tutti. E tutti insieme ci stiamo adoperando per dare basi ancora più solide a una iniziativa animata dal solo amore per la città”.
Adesso la “palla” passa al presidente del Prato Stefano Commini.