20 Giugno 2025

La sindaca Bugetti si è dimessa

Indagato anche il vice sindaco Faggi per false informazioni al pubblico ministero. Il Comune va verso il commissariamento.

La notizia è giunta improvvisa nel pomeriggio. La sindaca di Prato Ilaria Bugetti si è dimessa dopo aver convocato una giunta straordinaria e aver riferito la decisione ai suoi assessori. Bugetti venerdì scorso aveva ricevuto un avviso di garanzia che la informava di essere indagata per corruzione in un’inchiesta della Procura di Firenze per i rapporti con l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, presunto corruttore.
La decisione delle dimissioni è maturata in giornata, dopo che anche il vice sindaco Simone Faggi ha ricevuto un avviso di garanzia per false informazioni al pubblico ministero nell’ambito della stessa inchiesta.
La sindaca dovrà ora formalizzare le dimissioni al consiglio comunale. Teoricamente ci sarebbe un periodo di 20 giorni nelle quali può ritirarle, poi alla scadenza di quella data, il ministero dell’Interno dovrà nominare un commissario prefettizio per reggere le sorti dell’amministrazione in via temporanea, fino alla convocazione di nuove elezioni comunali.

L’atto di dimissioni è stato protocollato e inviato alla Prefettura e alla Presidenza del Consiglio comunale al termine dell’incontro con la giunta. Questo il testo integrale del documento firmato da Ilaria Bugetti: “Considerata la nota pendenza del procedimento penale che mi vede coinvolta, con la presente, ai sensi dell’articolo 53 del decreto legislativo 267/2000, rassegno le dimissioni dalla carica di sindaco. La decisione è motivata dal profondo rispetto istituzionale che nutro sia verso l’Ente Comune di Prato che verso la magistratura e dalla necessità di affrontare le imminenti fasi giudiziarie con la dovuta serenità, nella piena convinzione di poter dimostrare e documentare la totale estraneità rispetto agli addebiti che mi sono mossi e senza che il contestuale esercizio delle funzioni possa in alcun modo condizionare il confronto con l’Autorità giudiziaria”.

Solo ieri, nel corso di un consiglio comunale nel quale l’opposizione aveva abbandonato l’aula in segno di protesta per la mancata accettazione di numerose domande di attualità sulla vicenda, la sindaca era sembrata convinta nell’intenzione di proseguire il suo mandato in attesa di comparire lunedì davanti al gip, che dovrà decidere se confermare o respingere la richiesta dei magistrati di arresti domiciliari per Bugetti.

“Le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti non sono un atto nobile, ma la conclusione obbligata di una crisi politica e istituzionale che ha messo a nudo l’arroganza e il fallimento del Partito Democratico pratese. Un epilogo tardivo, figlio di giorni di imbarazzo e silenzi calcolati, nel pieno di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia che ha scosso le fondamenta del Palazzo comunale – hanno scritto i gruppi consiliari dell’opposizione di centrodestra in una nota appresa la notizia -. Invece di aprirsi alla trasparenza, il PD cittadino – guidato dal segretario Marco Biagioni – ha scelto il muro di gomma: nessuna autocritica, nessuna distanza presa, nessuna parola di verità. Anzi, dichiarazioni pubbliche come quelle dell’esponente Monia Faltoni, che ha difeso la sindaca fino all’ultimo senza mai smentirsi, confermano la chiusura autoreferenziale di un partito incapace di leggere la realtà. E che dire di Emiliano Fossi, attuale coordinatore regionale del PD, che solo pochi giorni fa si è speso in parole di piena fiducia verso Bugetti? Cosa è cambiato, oggi, se non il peso politico delle rivelazioni giudiziarie?” aggiungono i gruppi consiliari d’opposizione.

“Il Partito Democratico di Prato esprime il massimo rispetto per la decisione assunta dalla sindaca Ilaria Bugetti di dimettersi dall’incarico. La scelta di tutelare il prestigio dell’istituzione comunale e di garantire la serenità necessaria per collaborare con l’autorità giudiziaria rappresenta un atto di grande responsabilità istituzionale – ha dichiarato il segretario provinciale del Pd Marco Biagioni – Conferma l’impegno e la dedizione che la sindaca ha sempre dimostrato nel servizio alla città. Si tratta di una decisione personale difficile e sofferta, ma che antepone l’interesse di Prato a ogni altra considerazione. Esprimiamo fiducia nell’operato della magistratura e siamo certi che Ilaria potrà chiarire la sua posizione. Respingiamo fermamente chi in queste ore alimenta un giustizialismo selettivo, nel tentativo di risolvere questa vicenda attraverso gogne mediatiche e processi in piazza. Si tratta di tentativi di strumentalizzazione a fini elettorali che sono riassumibili in una sola parola: sciacallaggio”.