Dopo aver allenato Prato per tanti anni e le dimissioni a marzo, il tecnico laniero ancora non ha deciso il suo futuro, molte le offerte arrivate
Esperienza di grande impatto per Marco Pinelli, coach pratese dei Dragons fino al 5 marzo 2025 e che la settimana scorsa ha fatto parte dello staff del settore giovanile della Pallacanestro Cantù (fresca promossa ieri sera in serie A1) nella quattordicesima edizione della PGC Under 20 Summer League, il meglio del basket giovanile italiano organizzato dal Progetto Giovani Cantù e diventato ormai una tappa fondamentale per il futuro della pallacanestro nazionale. La manifestazione si è svolta al PalaPrealpi di Seveso, alla presenza di 72 tra i migliori talenti italiani delle annate 2005, 2006 e 2007 e selezionati su invito. Suddivisi in 6 squadre, guidate da altrettanti allenatori professionisti, gli atleti si sono sfidati in 9 partite ad alta intensità e sono stati sottoposti a test atletici e valutazioni fisiche da parte dello staff atletico e medico del PGC. Accanto al torneo, eventi collaterali di grande valore: clinic per allenatori e preparatori fisici, tavole rotonde sul basket giovanile e un torneo 3 contro 3. Per Pinelli, che a Prato rimane pur sempre una istituzione della palla a spicchi, è stata una tre giorni straordinaria: “A Cantù ho vissuto un esperienza totale, sia sotto l’aspetto sportivo che sotto l’aspetto relazionale. Un evento unico nel suo genere perché offre ai ragazzi di prospetto un’opportunità vera per essere visti e valutati da coach, direttori, agenti e scout. Ho conosciuto e avuto il piacere di lavorare con nuovi ragazzi e nuovi staff coi quali si è creato dal nulla un clima di gruppo molto forte. Ringrazio i miei compagni di viaggio: Francesco Carlotti che ha accompagnato il gruppo in modo eccellente, sempre vicino ai ragazzi e il nostro assistant coach, il bravissimo Riccardo Stoch di Azzurra Trieste. Ringrazio infine Andrea Forti, Max Raseni e Vittorio Gallinari di Playersgroup che hanno creato i presupposti per farmi vivere un’esperienza di pallacanestro di questo livello”. Sul suo futuro però, Marco Pinelli vuole pensarci ancora sopra: “Prato per me rappresenta tutto, è la mia città. Ho vissuto momenti straordinari ma ho fatto questo passo di lasciare per motivi su cui non voglio tornare sopra visto che tutti dobbiamo andare avanti. Ho diversi contatti ma voglio valutare bene. Resterò sempre un tifoso della squadra della mia città però”.