Messe a punto alcune novità per cercare di migliorare il servizio. A Prato nei primi sei mesi registrati solo 300 accessi.
Sarà estesa fino al 31 dicembre la sperimentazione dei sei Pir, i punti di intervento rapido per la presa in carico di situazioni sanitarie di natura non emergenziale attivati nell’Asl Toscana centro. La giunta regionale toscana ha infatti approvato nella sua ultima seduta una delibera con cui viene prorogato il progetto, prevedendo azioni migliorative per rendere più fluida l’accessibilità al servizio, così da aumentarne l’afflusso.
Uno dei sei punti sperimentali si trova a Prato, attivato a dicembre presso la casa della salute Prato centro est. Nei primi sei mesi di sperimentazione si sono registrati solo 300 accessi, un numero limitato che testimonia il bisogno di migliorare l’accessibilità al servizio, nato anche con lo scopo di alleggerire la pressione sul pronto soccorso riducendo gli accessi impropri. L’accesso avviene infatti su indicazione del medico di famiglia o del numero unico per le emergenze.
Due sono gli aspetti sui quali ci si concentrerà da qui alla fine della sperimentazione per cercare di migliorare il servizio. Il primo riguarda le tipologie di problematiche trattate dai Pir, aggiornando l’elenco dei criteri e dei sintomi in base ai quali i medici di medicina generale inviavano i pazienti agli ambulatori: come febbre e sintomi influenzali, congiuntivite, morso di animali, ustioni lievi, crisi ipertensiva, dermatite, contusioni, cefalea, dolori gastrointestinali.
Il secondo aspetto riguarda invece lo sviluppo dell’utilizzo della centrale Nue per mediare l’accesso dei pazienti agli ambulatori. È stato previsto un nuovo protocollo, più dettagliato, per la valutazione telefonica da parte degli operatori della centrale, che sarà condiviso anche tra i medici dei Pir e i medici del pronto soccorso. Saranno inoltre integrati i software delle diverse realtà, in modo da facilitare agli operatori il processo di presa in carico del paziente.