Uno dei fermati ha a scuo carico una condanna definitiva per tentato omicidio ed è ritenuto coinvolto nella sparatoria in un circolo
Prestiti usurari con tassi annui fino al 300% e richieste di restituzione del denaro accompagnate da minacce di morte, dirette anche ai familiari della vittima, una donna cinese di 33 anni. Per questo la squadra mobile ha eseguito un decreto di fermo nei confronti di un uomo cinese di 42 anni, Yuanqin Chen, già condannato in via definitiva, assieme ad un complice, a 10 anni di reclusione per porto d’armi e per il tentato omicidio commesso il 29 aprile 2015 in via Cavour, quando nel cuore del Macrolotto Zero furono feriti tre uomini. Il movente di quel delitto si ritiene fosse legato alla mancata restituzione di somme di denaro derivanti da forniture di droga. Più di recente l’uomo è ritenuto coinvolto nella sparatoria all’interno del locale M2 di via dei Confini, verificatasi il 29 agosto del 2022. Assieme a lui, per usura ed estorsione, sono stati fermati due connazionali, ritenuti i suoi sgherri, di 47 e 48 anni.
Secondo quanto contestato dalla Procura di Prato (nella foto il procuratore Luca Tescaroli), la vittima dell’usura avrebbe ricevuto 20.000 euro in prestito nell’aprile 2024, con trattenuta di 2.000 euro e obbligo al pagamento di 2.000 euro di interessi ogni mese fintantochè non fosse stata restituita anche la somma capitale, che sarebbe poi stata rinegoziata nel marzo 2025. In quel momento, dopo aver già dato ai propri aguzzini sotto intimidazione un totale di 20.000 euro e monili in oro del valore di 5.000 euro, la vittima dell’usura ha ricontrattato il debito, ammettendo di dover ancora pagare, tramite una scrittura privata. Ne è scaturito un nuovo prestito di 45.000 euro, di cui 9.000 da restituire nel giro di appena 9 giorni e gli altri 36.000 entro il prossimo dicembre. Le minacce di morte per ottenere i soldi, rivolte almeno dal novembre 2024, sono proseguite fino al mese scorso, quando i presunti usurai hanno chiesto la somma di 10.000 euro.
La base logistica è stata individuata in via Napoli a Prato. Come riporta il procuratore Luca Tescaroli vi sono stati trovati 6.000 euro in contanti, 600 euro in banconote false da 50 euro l’una, un bilancino di precisione, due metal detector portatili, un manganello telescopico, un tavolo per il gioco d’azzardo. C’era anche della documentazione relativa ai conteggi che gli inquirenti hanno sottoposto a analisi contabile. Inoltre c’erano molte bottiglie di vini pregiati: una bottiglia di Sassicaia del 2019, un Tignanello 2006 magnum, 21 bottiglie di Avignonesi e Capannelle, due bottiglie di Testamatta del 2019, due bottiglie Lupicaia 2019, un Frescobaldi Luce 2018, sei bottiglie di Chateau Duhart milon. Soldi e beni di vario tipo sono considerati dagli inquirenti nella diretta disponibilità di Yuanqin Chen.