L'esponente di Fratelli d'Italia commenta la sentenza della Corte dei Conti che ha escluso irregolarità nella gestione del laboratorio di analisi chiuso nel 2019
“La vicenda del BuzziLab è l’ennesima dimostrazione di come la politica, quando serviva davvero, abbia fallito. Nel 2019 c’era la possibilità concreta di trasformare il laboratorio in una fondazione e salvarlo: Regione, Comune e istituzioni locali si sono riempiti la bocca di promesse, ma alla prova dei fatti non sono riusciti a fare nulla”. Così Tommaso Cocci, ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia, commenta la sentenza della Corte dei Conti che ha assolto i responsabili del Buzzi Lab, chiuso nel 2019 dall’attuale preside Alessandro Marinelli, a seguito dei primi accertamenti giudiziari sulla gestione del laboratorio. In quei momenti la politica e l’imprenditoria cittadina si mobilitarono per salvaguardare l’esperienza, senza giungere a risultati concreti.
“Quella era l’occasione per trovare una soluzione strutturale, con regole chiare e trasparenti, che avrebbe evitato la chiusura definitiva – commenta Tommaso Cocci – . Invece si è scelto di non decidere, e Prato ha perso un pezzo importante della sua storia tecnica e produttiva. La politica deve assumersi le proprie responsabilità per non aver fatto ciò che era necessario quando ce n’era davvero bisogno”.