"Si spegne una parte vitale della nostra identità cittadina, e con essa un intero comparto economico.”
“Con la cancellazione del Settembre Pratese si completa un quadro desolante: il 2025 sarà ricordato come l’anno nero degli eventi a Prato. E non può essere solo una sfortunata coincidenza.” Così Claudiu Stanasel, capogruppo della Lega, e Cosimo Zecchi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, intervengono dopo l’annuncio della rinuncia degli aggiudicatari all’organizzazione del cartellone di Settembre e al quasi certo annullamento della Palla Grossa.
“Nel giro di un anno – incalza Stanasel – sono saltati tutti gli eventi storici o in crescita: dalla finale della Palla Grossa giocata a porte chiuse, alla chiusura invernale di Prato City e Naif, gli unici due spazi cittadini adatti a eventi privati di rilievo; dalla Festa della Birra in Piazza del Mercato a maggio, dopo otto edizioni di successo, fino ai concerti del Birra+Festival a Maliseti, cancellati all’ultimo. Ora anche il Settembre Pratese: una disfatta su tutta la linea. E tutto questo per motivi diversi ma riconducibili a un’unica matrice: richieste assurde da parte degli uffici, interpretazioni rigide delle norme, burocrazia che oggi paralizza ciò che ieri si faceva senza problemi.”
“Siamo davanti a un fallimento politico e amministrativo. Se la giunta non è stata capace di difendere queste manifestazioni, è gravissimo; se ha lasciato che la macchina burocratica le affondasse, è ancora peggio. In entrambi i casi, le responsabilità sono politiche e ineludibili” ha aggiunto Stanasel.
“Non solo si cancella il presente, ma si condanna anche il futuro – ha detto Zecchi – a oggi non esiste un piano per salvare nemmeno le prossime edizioni. Se nulla cambia, Prato resterà senza eventi anche per Natale, per l’estate e per il prossimo settembre. Si spegne una parte vitale della nostra identità cittadina, e con essa un intero comparto economico.”
“Commercianti, ristoratori, albergatori e tutte le attività dell’indotto vivono grazie agli eventi. Ora a chi devono chiedere i danni? La giunta la smetta con le scuse e cominci a rispondere. Perché un’intera città non può essere ostaggio dell’incapacità e della paralisi.” ha concluso.
“Mentre la città perde 800mila euro di indotto e oltre 25mila presenze turistiche, il Partito Democratico si dilegua. Per anni il PD ha controllato ogni leva della macchina comunale, ma oggi si scopre che non sa nemmeno garantire l’ordinaria amministrazione. A pagarne il prezzo sono i commercianti, i ristoratori, gli albergatori, i musicisti, i tecnici, i cittadini. Il Settembre Pratese non salta per un errore, salta per un fallimento. Il fallimento di una classe dirigente che ha fatto della città il suo personale laboratorio di potere, e che ora si mostra per ciò che è: disorganizzata, divisa, impreparata” ha commentato il coordinamento provinciale di Forza Italia Prato.