5 evasioni avvenute nell'ultimo anno. I detenuti sfruttavano i permessi per non rientrare in carcere. In un caso due dirigenti della penitenziaria avrebbero favorito l'evasione con la loro condotta.
Prosegue l’inchiesta sul carcere condotta dalla Procura, che ha portato alla luce un sistema per introdurre nel penitenziario cellulari e droga ad uso e consumo dei detenuti ristretti nei reparti di Alta e Media sicurezza. Dopo aver accertato – anche grazie alla segnalazione della Caritas – che la casa di accoglienza Jacques Fesch veniva usata come centro di raccolta, preparazione e smistamento della droga da far entrare nel carcere della Dogaia, adesso emergono nuovi particolari riguardanti alcune evasioni dal carcere, avvenute anche col concorso colposo di personale della polizia penitenziaria. In particolare la Procura ha evidenziato che dal 1 luglio 2024 ad oggi si sono verificate 5 evasioni di detenuti in regime di media sicurezza, condannati per numerosi reati in via definitiva. Le evasioni sarebbero avvenute il 27 novembre e il 20 dicembre 2024, il 26 maggio, 12 giugno e 1 luglio 2025. I detenuti avrebbero approfittato di permessi premio e permessi di necessità per uscire dal carcere e poi non farvi ritorno. In due casi erano stati autorizzati a trascorrere il permesso nella casa di accoglienza Jacques Fesch.
A 4 detenuti e due appartenenti alla polizia penitenziaria sono stati notificati gli avvisi di conclusione indagini. In particolare in occasione dell’evasione avvenuta il 20 dicembre, la Procura avrebbe ravvisato nei confronti del comandante di reparto pro tempore, dirigente di polizia penitenziaria e di un assistente capo una condotta colposa che avrebbe agevolato l’evasione del detenuto. A vario titolo avrebbero notificato con ritardo al detenuto il provvedimento di sospensione del regime di semilibertà, non l’avrebbero associato alla sezione ordinaria violando le disposizioni e ne avrebbero favorito l’allontanamento lasciando aperta per distrazione la porta esterna della sezione semilibertà.
Il detenuto evaso dal carcere la mattina del 20 dicembre, è stato poi catturato la sera stessa a Firenze.