17 Luglio 2025

L’imprenditrice Daria Orlandi indagata per falso in atto pubblico

Avrebbe dichiarato di non essere indagata al momento di accettare la nomina a consigliera di Estra

L’imprenditrice edile Daria Orlandi, 45 anni, del gruppo Coedil, è indagata per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. La Procura di Prato, d’intesa con quella di Firenze, ha proceduto all’acquisizione di documenti presso le società Estra, Alia e presso Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili.
A Daria Orlandi, consigliera di Estra dall’estate 2023, viene contestato di aver dichiarato, contrariamente al vero, di non essere a conoscenza dell’esistenza a suo carico di procedimenti penali in corso su quelle particolari tipologie di reati che, se commessi da persone che operano all’interno di un’azienda, possono comportare la responsabilità amministrativa dell’ente. Al contrario Orlandi, secondo gli inquirenti, sapeva già dal 6 febbraio 2018, giorno in cui ricevette una perquisizione, di essere indagata per abusi nella gestione dei rifiuti, nell’ambito di un’inchiesta sul Consorzio Calice che l’ha poi vista condannata, nel gennaio scorso dal Tribunale di Prato a 2 anni (pena sospesa), assieme ad altri imprenditori consorziati.
Secondo l’accusa, pur sapendo di essere indagata, Daria Orlandi avrebbe avrebbe dichiarato il falso compilando una sorta di autocertificazione nell’accettare la nomina di consigliera di amministrazione in Estra, conferitale dall’assemblea dei soci il 20 giugno 2023.
Al fine di verificare la fondatezza dell’ipotesi d’accusa, è stato fissato l’interrogatorio di Daria Orlandi, che se vorrà potrà dare la sua versione dei fatti. Orlandi è stata indagata nell’ambito di un nuovo filone dell’inchiesta della Procura di Firenze che un mese fa ha terremotato la politica e l’imprenditoria cittadina.
A Ilaria Bugetti e Riccardo Matteini Bresci, indagati per corruzione (la prima dimessasi da sindaca, il secondo finito ai domiciliari) si sono poi aggiunti Alessio Bitozzi, rappresentante del Consorzio Progetto Acqua, che si occupava della realizzazione della fognatura industriale a servizio del Macrolotto di Prato e l’ex vicesindaco Simone Faggi, a cui vengono contestate false attestazioni ai pm. Secondo le carte dell’inchiesta, Daria Orlandi (che aveva finanziato con 8.000 euro complessivi le ultime due campagne elettorali di Ilaria Bugetti) dopo la condanna subita per la gestione illecita di rifiuti, nei mesi scorsi aveva tentato di ricevere l’appoggio dall’allora sindaca, essendo preoccupata per il mantenimento della funzione di consigliera di amministrazione di Estra in quota Comune di Prato. Carica da cui Daria Orlandi ha presentato le dimissioni nei giorni scorsi.