29 Luglio 2025

Lotta all’illegalità, raffica di rinforzi alla Finanza

La Procura potrà contare anche su più interpreti, mediatori linguistici e rinforzi investigativi

Si alza il livello della guardia nella battaglia contro l’illegalità economica e lo sfruttamento lavorativo. Sono ben 31 i nuovi rinforzi assegnati al Comando provinciale della Guardia di Finanza, pronti a scendere in campo a Prato. Nel dettaglio, si tratta di 7 ispettori, 15 appuntati e finanzieri, 2 militari del comparto antiterrorismo e pronto impiego, oltre a 7 militari già assegnati che entreranno in servizio nei prossimi giorni. Un potenziamento deciso, volto a rafforzare le indagini condotte dalla Procura di Prato, in particolare sul fronte del riciclaggio internazionale – con ramificazioni fino alla Cina – dello sfruttamento del lavoro nero, spesso legato alle cosiddette imprese “apri e chiudi”, le frodi e la commercializzazione illegale di prodotti extra UE.

A supporto delle attività investigative, arriva anche un’arma in più: il potenziamento del servizio di interpretariato e mediazione linguistica, cruciale in un contesto multietnico come quello pratese. La misura è stata disposta dalla Regione Toscana, con una delibera firmata lo scorso 23 luglio dal presidente Eugenio Giani, che prevede 100 ore mensili di supporto linguistico, totalmente a carico del bilancio regionale.

Un potenziamento strategico, richiesto dal procuratore Luca Tescaroli, in un momento in cui la mole di lavoro investigativo è in costante crescita. Solo nell’ultimo anno, oltre 80 lavoratori stranieri – provenienti da Cina, Pakistan, Bangladesh e Paesi del Nord Africa – hanno iniziato a collaborare con la giustizia, facendo emergere un sottobosco di sfruttamento sistemico. A loro si aggiungono anche cinque imprenditori cinesi che hanno scelto di rompere il muro di omertà, contribuendo all’apertura di nuovi fascicoli d’inchiesta.

Nel frattempo, la Regione ha autorizzato anche il rafforzamento del gruppo dipartimentale impegnato nel contrasto allo sfruttamento lavorativo, con l’imminente assunzione di cinque nuove unità.