Biagioni: "Questo finanziamento aiuterà a migliorare sia la parte a verde che quella più prettamente sociale, prevedendo tra le cose anche un'area gioco".
Il progetto del Parco Centrale di Prato si è aggiudicato oltre un milione di euro grazie al bando regionale dedicato alle infrastrutture verdi. Il Parco Centrale si è piazzato al terzo posto dopo i progetti relativi alla realizzazzione del nuovo parco urbano della biodiversità a Scandicci e al “Bosco urbano” di Capannori. Nello specifico al Comune di Prato sono stati concessi 1 milione e 66mila euro, la metà del contributo richiesto. Il bando metteva a disposizione fondi per il programma regionale toscano Fesr 2021-2027 ed era dedicato ad individuare i progetti da realizzare nelle aree urbane per l’implementazione di infrastrutture verdi e interventi per la tutela della natura e la biodiversità. Quello del Parco Centrale, che dovrebbe sorgere dove un tempo c’era il vecchio ospedale Misericordia e Dolce, è un progetto del quale si parla e dibatte da tempo e che per varie ragioni ha subito ritardi, interruzioni e rallentamenti. Ora il finanziamento regionale dà nuova spinta al Parco, per il quale nei prossimi mesi dovrebbe essere finalmente pronto il progetto esecutivo.
“Abbiamo partecipato a questo bando regionale perché crediamo fermamente che il Parco urbano possa essere non solo una bellissima area verde alle porte del centro storico, ma un vero e proprio polmone in una delle zone in cui le analisi ci dicono che sono concentrate le isole di calore e dove c’è bisogno di migliorare la qualità dell’aria – ha detto l’ex assessore alla transizione ecologica Marco Biagioni – Arriverà oltre 1 milione di euro, che servirà a incrementare ulteriormente il patrimonio arboreo già previsto nel progetto iniziale: ci saranno infatti molti più esemplari tra alberi e arbusti, che supereranno i mille. Questo finanziamento aiuterà a migliorare sia la parte a verde che quella più prettamente sociale, prevedendo tra le cose anche un’area gioco. Abbiamo candidato il progetto del Parco urbano ottendendo queste importanti risorse proprio perchè abbiamo sempre creduto che l’incremento delle infrastrutture verdi renda le città più belle, ma soprattutto più fresche e vivibili” ha concluso Biagioni.