Lega e FdI: "Il quadro è grave". Pd: "Vicini a amministratori, sapranno difendersi"
Diverse le reazioni arrivate dal mondo della politica alla notizia delle richieste di rinvio a giudizio a carico di amministratori e tecnici, accusati a vario titolo, per i reati di omicidio colposo e disastro colposo, a seguito dell’alluvione del novembre 2023.
Per l’onorevole Elisa Montemagni, Commissario provinciale della Lega, e Claudiu Stanasel, ex Capogruppo Lega in Consiglio comunale a Prato, “Le notizie diffuse in queste ore confermano un quadro grave e allarmante. Tra le persone coinvolte figurano anche due esponenti di primo piano del Partito Democratico: l’ex sindaco di Prato Matteo Biffoni e l’attuale sindaco di Montemurlo nonché presidente della Provincia Simone Calamai. Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura e auguriamo buon lavoro agli inquirenti, ma è evidente che questa vicenda non sia più solo un caso giudiziario: è anche una questione politica e amministrativa, che chiama in causa le responsabilità di chi ha governato il territorio negli ultimi anni, ignorando segnali e criticità nella gestione del rischio idrogeologico. E il Partito Democratico non può continuare a voltarsi dall’altra parte, o far finta che la colpa sia di qualcun altro. Davanti a tragedie come quella dell’alluvione, servono serietà, umiltà e assunzione di responsabilità politica”.
Per Matteo Mazzanti, presidente provinciale di Fratelli d’Italia “Una notizia che porta a porsi degli interrogativi sulla gestione del territorio da parte del centro sinistra. Non sarà nostra intenzione esultare per questo aggiornamento, ma non possiamo nemmeno negare che alcune osservazioni, poi riprese anche nell’inchiesta, siano state sostenute anche dai partiti di opposizione nel tempo, pertanto riteniamo il rinvio a giudizio una logica conseguenza di scelte discutibili messe in atto dalle amministrazioni comunali. Dal consumo sfrenato di suolo a favore della cementificazione alle misure messe in atto per la gestione della protezione civile, sono alcuni dei i temi portati alle attenzioni delle Amministrazioni comunali, rimasti inascoltati e caduti nel vuoto. A differenza di Prato, dove c’è stato un cambio di persone, a Montemurlo dobbiamo rilevare come Calamai abbia riconfermato l’assetto amministrativo del mandato precedente. Come può adesso essere amministrato un Comune come Montemurlo dove il Sindaco, l’assessore con deleghe alla Protezione Civile, il dirigente al quale Calamai ha assegnato attribuzioni fondamentali per il funzionamento della macchina amministrativa, sono oggetto di un’inchiesta pesante come questa? Persone che avevano ruoli nel mandato precedente e che continuano ad averne anche in questo, come possono portare ad esempio in approvazione un nuovo Piano di Protezione Civile (che a Montemurlo ancora manca) sapendo di avere questa spada di Damocle sulla testa? Credo che sia opportuno fare delle riflessioni profonde sulla tenuta politica montemurlese e sui risvolti che potrebbero esserci anche a Prato. Ho piena fiducia nella Magistratura, ora più che mai è necessario fare chiarezza e stabilire se chi ha avuto ruoli di responsabilità abbia agito con leggerezza. I cittadini aspettano delle doverose risposte”.
Il segretario del Pd di Prato Marco Biagioni in una nota afferma che: “Apprendiamo con grande preoccupazione della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per i tragici eventi dell’alluvione del novembre 2023. Si tratta di un momento particolarmente difficile e delicato per la nostra comunità politica. Come Partito Democratico esprimiamo vicinanza agli amministratori coinvolti, certi che sapranno difendersi nelle sedi giudiziarie e dimostrare la correttezza del loro operato. Rispettiamo il lavoro della magistratura e confidiamo che la verità emerga in tempi ragionevoli. Quella tragica alluvione ha segnato profondamente la nostra città e il territorio pratese. Non possiamo dimenticare il dolore delle famiglie e delle imprese colpite e l’impegno di tutti coloro, dagli amministratori ai volontari, che si sono prodigati per affrontare l’emergenza. Siamo certi che la stella polare che ha guidato gli amministratori e ci guiderà in futuro sarà lavorare per mettere in sicurezza il territorio e prevenire che simili tragedie possano ripetersi”.