Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica per la prima volta a Prato, ma è scontro politico
“Un evento importante che denota quanta attenzione ci sia su Prato da parte del governo centrale”. Così il deputato pratese di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta, commenta la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto a Prato nel giorno di Ferragosto. “Il Ministro ha previsto un aumento dell’organico specializzato, la valutazione del passaggio da tenenza a compagnia dei Carabinieri di Montemurlo, si è parlato inoltre dell’importanza della creazione di un cpr in Toscana e di quanto sia fondamentale affrontare con determinazione la questione della mafia cinese che non corrompe solo il tessuto economico e sociale Pratese ma che da qui opera in maniera pericolosa in tutta Italia e in tutto il mondo in collaborazione con altre mafie. Il Governo Meloni è pronto a tutto per ripristinare la legalità sul nostro territorio” aggiunge La Porta.
“Lo Stato c’è, la volontà di combattere il crimine anche, tutti lavorano insieme – a partire dall’ottimo commissario prefettizio – per mettere ordine e ripristinare il decoro dopo il grande caos e, soprattutto, le Istituzioni tutte danno un messaggio chiaro: si combatte insieme contro l’illegalità, si adottano misure contro il crimine, la fermezza prende il posto del disinteresse e del lassismo che imperversava nella giunta PD”. Lo afferma, a margine del Comitato, l’On. Erica Mazzetti, deputata pratese di Forza Italia. “Non è casuale l’attenzione del governo al dossier Prato – aggiunge -: siamo lo specchio del deterioramento della sicurezza, dovuto anche alla particolarità del nostro tessuto e alla penetrazione di nuove mafie e criminalità – oltre a quella cinese sta emergendo fortemente quella pachistana e magrebina -, che portano con sé un’efferatezza maggiore, aggravato dal conclamato e grave lassismo locale, come dimostrato dalla giunta del commissariamento, quando le parole d’ordine erano ‘non è nostro problema’. Oggi è si è voltato pagina”.
Mazzetti esprime soddisfazione massima per la visita di Piantedosi, che lei stesso ricorda di aver richiesto. “E’ un punto di svolta per la sicurezza e per l’ordine in città, al netto del solito ronzio in sottofondo del PD, che in questo momento dovrebbe solo tacere e prendere esempio, anziché fare discorsini con il ditino alzato”. “Sono grata al Ministro e alle Istituzioni per quanto dimostrato e fatto – prosegue Mazzetti –, come sono grata al commissario prefettizio Sammartino che ha subito organizzato e schierato gli agenti nel territorio, e ho sottoposto alcune proposte, tra le quali la dogana al Macrolotto e un nuovo commissariato, oltre al potenziamento degli organici ed al coordinamento degli stessi”. “Molto importante e apprezzato l’impegno del ministro a potenziare le strutture di sicurezza. Prato, per la prima volta e grazie al Centrodestra, è al centro e non periferia”, conclude Mazzetti.
Come già successo alla vigilia, anche dopo la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica non sono mancate le polemiche. Per il segretario regionale del PD Toscana, il deputato Emiliano Fossi “quello che è avvenuto oggi a Prato rappresenta un precedente grave. Il ministro Piantedosi ha trasformato una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in una vera e propria passerella elettorale per la destra. Che ci facevano i parlamentari di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia in Prefettura? E perché non è stato invitato nessun rappresentante dell’opposizione? Questa destra non rispetta nemmeno le forme della minima correttezza istituzionale” afferma Fossi, secondo il quale “è inaccettabile vedere le istituzioni dello Stato utilizzate come scenografia per selfie e foto di gruppo a uso elettorale. Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica è un organo tecnico, non un palcoscenico per la propaganda di partito. Questo utilizzo spregiudicato dell’apparato statale per fini di propaganda politica in vista delle elezioni regionali è indegno di una democrazia matura. La presenza esclusiva di parlamentari della maggioranza trasforma un atto istituzionale in un comizio mascherato. Prato e la Toscana meritano rispetto, non queste messinscene che sviliscono il ruolo delle istituzioni. Chiediamo al governo di fare chiarezza su questa deriva che confonde il ruolo dello Stato con gli interessi di parte” conclude Fossi.
Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario provinciale del PD pratese, Marco Biagioni. “È ormai evidente che la visita del ministro Piantedosi era stata organizzata con esclusivi intenti politici. Una passerella elettorale pagata dai cittadini italiani ad uso e consumo dei partiti di governo. Non si spiega altrimenti la presenza massiccia di parlamentari della maggioranza e l’esclusione totale dell’opposizione. Ma ad essere esclusi sono stati anche tutte le sindache e i sindaci del territorio che molto avrebbero potuto dire al ministro” afferma Biagioni, secondo il quale “ancora più amaro è il bilancio di questa iniziativa: zero fatti, solo impegni, promesse e tanta retorica elettorale a cominciare dal tema immigrazione. Davvero non ne avevamo bisogno”. Biagioni, infine, annuncia che chiederà al gruppo PD di “presentare un’interrogazione parlamentare. Vogliamo fare chiarezza sui costi sostenuti per questo evento, in termini di personale impiegato, risorse utilizzate e spese a carico dello Stato. I cittadini hanno il diritto di sapere se le loro tasse sono state utilizzate per finanziare un comizio mascherato da riunione istituzionale”.