I gonfaloni di viale Galilei in mostra al campo sportivo di Santa Lucia
I pratesi li hanno visti di certo e forse, più di una volta, si sono chiesti che cosa volessero dire. Sono gonfaloni, o stendardi pubblicitari che dir si voglia, ma sembrano non reclamizzare nulla. Sono tre, in sequenza, cambiano a cadenza precisa e si susseguono su altrettanti lampioni consecutivi di viale Galilei, vicino al campo sportivo di Santa Lucia. Magari qualcuno si è chiesto di che pubblicità si tratti. Nessuna.
Erano e sono opere d’arte, per un progetto più ampio a cura di Riccardo Farinelli, patrocinato dalla Regione Toscana, portato avanti da un’associazione culturale e da una società sportiva, con il supporto di un’azienda di comunicazione. Adesso, 32 dei 96 gonfaloni comparsi negli ultimi anni in una delle strade più trafficate e frequentate di Prato si apprestano a essere selezionati e presentati per un nuovo passaggio dell’esperimento artistico Arte di confine.
L’evento, step importante di un progetto più ampio, si terrà venerdì 5 settembre 2025 con un doppio appuntamento: alle ore 19 presso il CSL Prato per l’inaugurazione e la presentazione della selezione dei gonfaloni, che per l’occasione andranno insieme a coprire gli spazi solitamente assegnati ai cartelloni degli sponsor agli impianti sportivi di Santa Lucia. Subito dopo, alle 20, alla vicina Gualchiera di Coiano è prevista la presentazione completa del progetto, accompagnata da una proiezione e conclusa da un buffet offerto a tutti coloro che vorranno partecipare.
A sei anni dal suo esordio, Arte di confine si ripropone come iniziativa che interroga il significato della comunicazione visiva nel contesto urbano. Il progetto, curato da Riccardo Farinelli e condiviso da Paolo Brachi e dalla ditta Signal, ha trovato il sostegno della società sportiva Coiano Santa Lucia Prato Social Club e dell’associazione Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano. Questa collaborazione mira a creare un momento di bilancio per l’iniziativa, coinvolgendo il pubblico del quartiere e della città. Le due associazioni, che contano complessivamente oltre 500 aderenti, puntano a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e il legame con il territorio.
L’obiettivo è esplorare il dialogo tra il linguaggio della pubblicità urbana e quello artistico, dimostrando che l’arte, in uno spazio non convenzionale, può stimolare la riflessione più che incentivare il consumo.