9 Settembre 2025

Gruppo Alpini Montemurlo, una storia lunga 50 anni

Sabato e domenica la festa per celebrare l’anniversario e il raduno sezionale. L’invito alla città: “Esponete il tricolore alle finestre”

Il Gruppo Alpini Montemurlo compie 50 anni. Cinque decenni di impegno civico a fianco della comunità montemurlese e delle varie emergenze che si sono presentate in Italia, dal sisma nel Friuli al terremoto dell’Irpinia fino all’emergenza Covid, sempre in prima linea per dare una mano al prossimo. Il gruppo alpini Montemurlo, intitolato al generale Pino Tirel, sabato 13 e domenica 14 settembre festeggia l’importante anniversario con una manifestazione lunga due giorni, che vedrà anche il raduno sezionale della Sezione Alpini Firenze.

«Il Gruppo Alpini Montemurlo è una colonna portante della nostra comunità, una risorsa preziosa che ha dimostrato in ogni occasione un profondo senso civico di altruismo e solidarietà. Fin dalla sua nascita, nel lontano febbraio 1975, il Gruppo Alpini Montemurlo ha saputo distinguersi. Ricordo l’impegno dei volontari che, l’anno successivo, non esitarono a recarsi nel Friuli martoriato dal terremoto, un gesto di generosità ripetuto nel 1980, quando fu l’Irpinia a chiedere aiuto. Fino ad arrivare all’emergenza Covid o l’alluvione che ha colpito il nostro territorio nel novembre 2023: gli alpini ci sono sempre stati – dice il sindaco Simone Calamai -.L’anniversario della Fondazione del Gruppo Montemurlo e il raduno sezionale ci offrono l’occasione per rinnovare la nostra sincera ammirazione verso i valori espressi dagli Alpini: lealtà, coraggio, spirito di servizio e dedizione verso il prossimo e la comunità. In questo momento storico così difficile, segnato da guerre e violenze, gli alpini sono un faro per tutti noi nel segno della Pace».

Mauro Baglioni è il capogruppo degli Alpini di Montemurlo fin dal febbraio del 1976 e di storia ne ha vista passare tanta:« La storia del Gruppo alpini Montemurlo è lunga e sono tantissime le cose che abbiamo fatto in questi cinquant’anni. Quando siamo partiti nel 1975 eravamo 230 iscritti, mentre oggi che siamo appena 47 soci. Il nostro problema è il ricambio generazionale: negli ultimi anni ben 98 soci sono andati avanti (sono morti ndr) tra i quali anche persone giovani che potevano dare ancora molto al Gruppo, ricordo il nostro Maurizio Chisciotti, 73 anni, morto a causa di una grave intossicazione da monossido di carbonio in Friuli.- e poi continua- Da qui alla fine dell’anno festeggeremo ben 5 novantesimi compleanni di nostri soci, ne siamo felici, ma è chiaro che queste persone non possono più essere attive nel gruppo come un tempo e quindi ci mancano forze nuove per portare avanti attività e progetti». Francesco Rossi è il presidente della sezione Ana di Firenze e ricorda la grande vitalità della sezione alpini di Montemurlo: «Dei 104 anni di vita della sezione di Firenze, il gruppo Montemurlo ne ha ricoperti 50 di piena attività, sotto la guida di Mauro Baglioni, personaggio “pirotecnico”, sempre in fermento. Quelli di Montemurlo saranno due giorni all’insegna dei grandi valori alpini: patria, libertà, amore per il nostro tricolore e attenzione per il prossimo. Valori che vorremmo poter trasmettere alle nuove generazioni »

IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE – Il raduno si aprirà sabato 13 settembre ore 14.30 con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti al cimitero della Rocca. Alle ore 15 in via Bagnolo di Sopra gli Alpini inaugureranno il restauro del tabernacolo in via Bagnolo di Sopra. La festa si sposta poi in piazza Aldo Bini a Bagnolo con l’arrivo della fanfara alpina “Girasole” di San Zenone degli Ezzelini, che la sera alle ore 21 si esibirà in concerto in piazza della Repubblica.

Gli alpini hanno voluto lasciare un segno tangibile di questo 50esimo anniversario e al giardino dedicato agli “Alpini d’Italia” (in via Riva a Bagnolo) hanno voluto realizzare il monumento dal titolo “Spesso caduti, ma sempre rialzati” che sarà inaugurato sabato 13 settembre ore 17. I lavori, autorizzati dal Comune, sono stati curati dai volontari alpini. Un gesto simbolico vuole rimarcare, ancora una volta, che dall’unione e dalla collaborazione si può rinascere più forti di prima, ma soprattutto l’opera tenta di ricordare quanto il passato sia importante per costruire un futuro migliore e di pace.«Gli alpini sono patrimonio della nostra comunità sempre presenti, attivi e vicini all’esigenze del prossimo – dice l’assessore al patrimonio Valentina Vespi, che ha seguito i lavori del monumento- Un risorsa ed un esempio positivo per tutti noi»

Domenica 14 settembre, dopo l’alzabandiera alle ore 9.30 al monumento ai caduti di piazza della Repubblica, gli alpini sfileranno per le vie di Montemurlo e i cittadini sono invitati ad esporre a balconi e finestre il tricolore. La mattinata si concluderà con il “pranzo alpino” nel salone della parrocchia di Fornacelle. Per partecipare è obbligatorio prenotare entro e non oltre il 7 settembre telefonando ai numeri 3351005497 (Mauro) o 3405569732 (Mario) oppure scrivendo una mail a montemurlo.firenze@ana.it. Nel pomeriggio alle ore 15 al parco della Pace di via Deledda la festa sarà chiusa dal concerto della fanfara.

IL SIGNIFICATO DEL MONUMENTO – Il monumento dal titolo “Spesso caduti ma sempre rialzati”, che sarà inaugurato sabato 13 settembre ore 17 in via Riva a Bagnolo è un’opera d’arte di profondo significato simbolico e nasce dalla forte volontà degli Alpini di Montemurlo di lasciare un segno tangibile e duraturo del loro impegno. L’opera è stata progettata da Marco Nocchi su un’idea di Enrico Biganzoli. Il manufatto è composto da due lastre d’acciaio corten, alte circa due metri, incise a taglio laser dall’azienda Gioli Novileno di Vicopisano. L’opera raffigura un nonno Alpino in piedi che, con un gesto di amore e saggezza, porge un libro aperto alla sua nipotina, anche lei in piedi di fronte a lui. Questa immagine simboleggia un passaggio di storia, memoria e conoscenza tra generazioni e l’importanza di trasmettere ai più giovani i valori di cui gli Alpini sono portatori. Un dettaglio particolarmente toccante si trova sul libro aperto: la scritta “Spesso caduti ma sempre rialzati”, posta volutamente a pagina 33, in omaggio all’inno degli Alpini. Questa frase racchiude l’insegnamento più grande quello del nonno alla bambina e, per estensione, degli Alpini a tutta la comunità: di fronte alle difficoltà e alle cadute, bisogna trovare la forza di rialzarsi, un faro di speranza e resilienza per tutti. Il capogruppo degli Alpini di Montemurlo, Mauro Baglioni, dice:« Questo monumento non è solo un’opera d’arte, ma un simbolo vivente dei valori in cui crediamo e che vogliamo trasmettere alla nostra comunità. Un messaggio di speranza e di unione. Questo dono è il nostro modo di dire “grazie” e di testimoniare il legame indissolubile che ci lega a Montemurlo». I materiali edili sono stati messi a disposizione gratuitemente dall’azienda Ciliberto Pagano.